TRATTO DA GLOBALIST GIUGNO 2013 Come sconfiggere un Potere che fa di tutto per autoconservarsi? Le domande di un lettore attento, le risposte (e le proposte) di Giulietto Chiesa.
Gentile sig. Chiesa,
mi chiamo Stefano, ho 32 anni e sono un ingegnere.Le scrivo, in primis, perché la seguo da molto tempo (ho studiato al Politecnico di Torino e, nel corso di quegli anni, più volte ho assistito a sue conferenze) e ritengo sia un analista sagace ed uomo onesto.Sono un iscritto nonché votante del M5S; ho constatato che lei, con chiarezza, nei suoi interventi su YouTube, ha da subito sottolineato che Grillo avrebbe dovuto realizzare un sistema di alleanze, una piattaforma inclusiva di tutte quelle forze ed intelligenze,nel paese, che si oppongono allo status quo.Le riconosco di aver visto giusto: mentre i più, confusamente e disordinatamente, restavano a sbraitare in una terra di nessuno, che ha portato ai deludenti risultati delle ultime amministrative, il sistema, attraverso tecniche scientifiche di denigrazione e manipolazione dell'informazione, si sta autoconservando.Vengo alla mia domanda: poiché ritengo che il meccanismo di autoconservazione dell'establishment, seppur potente, sia inesorabilmente destinato a crollare, quali sono, a suo avviso, le iniziative politiche e della società civile più idonee da intraprendere da subito? E che magari consentano anche di accelerare il rinnovo di queste classi dirigenti.
Una convergenza di Alternativa nel Movimento Cinque Stelle è solo fantasia?
Grazie. Stefano
Caro Stefano,
le domande che pone sono importanti davvero. Dalla risposta che riceveranno (da parte di Grillo) dipenderà in molti sensi lo sviluppo della crisi politica e istituzionale del paese. Dalla sua lettera si evince che ha capito perfettamente il senso dei miei interventi pubblici. È chiaro, anche se ci sono, anche tra i sostenitori di Grillo, persone del tutto prive di ogni esperienza politica, e di ragionevolezza, oltre che di logica, che s'inalberano non appena sentono odore di ragionamento. Poco male. E veniamo al dunque. Io credo che questo establishment, come lei lo chiama, sia destinato a crollare. Anzi sta crollando. Tuttavia c'è crollo e crollo. E bisogna stare attenti, sempre, a non rimanere sotto le macerie. Il punto è questo.
Bisogna dunque definire il percorso di fuga dal disastro che la classe dirigente italiana sta preparando per l'Italia.
Lo si fa, io credo, predisponendo un vero e proprio programma di governo.
Che è, allo stesso tempo, un programma di formazione della nuova classe dirigente che, potenzialmente, potrebbe subentrare. Per questo ho proposto la formazione di un "governo ombra". Cosa intendo dire?