domenica 25 agosto 2013

Zanoni si rivolge alle Procure venete contro la delibera “salva altane” della Giunta regionale

L’eurodeputato Andrea Zanoni ha presentato un esposto alle Procure del Veneto contro la deliberazione della Giunta del Governatore Luca Zaia per possibili violazioni penali: «La Regione sta fregandosene della Corte Costituzionale per fare l’ennesimo regalo ai cacciatori. Venga ristabilita la legalità»

La Giunta regionale del Veneto, con deliberazione numero 1393 del 30 luglio 2013, ha disposto che “gli appostamenti di caccia in assenza di titolo abilitativo edilizio non possono essere allestiti prima del 1 agosto 2013 e devono essere rimossi entro e non oltre il 28 febbraio 2014”. In questo modo la Regione ha autorizzato gli appostamenti in palese contrasto con il quadro normativo vigente e con quanto stabilito dalla sentenza della Corte Costituzionale numero 139/2013.

Valle dell'Agno, Usb con Casale e contro Pedemontana e speculazioni

Valle dell'Agno, Usb con Casale e contro Pedemontana e speculazioni

23 Aug 2013 11:41 am | Redazione VicenzaPiù

di Redazione VicenzaPiù
Germano Raniero , Usb Vicenza  - La valle dell'Agno ha avuto negli anni un andamento contradditorio e incomprensibile; a fronte di una lenta ma inesorabile deindustrializzazione, Marzotto in primis ex Marlboro da ultima, si è assistito ad un proliferare di capannoni industriali, rimasti perlopiù vuoti.
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mercoledì 21 agosto 2013

GRAVE FATTO INTIMIDATORIO DI SAPORE MAFIOSO IN VALLE DELL'AGNO

Progetto preliminare SPV 2006
Agli organi di informazione
Da Montecchiopiu.com apprendiamo con grande preoccupazione dell'atto intimidatorio del quale, a Castelgomberto, è stata fatta oggetto l'impresa agricola di Antonino Casale. Non è difficile intuire che si tratti di un atto di sapore sostanzialmente mafioso, almeno nei suoi segni distintivi, soprattutto perché teso a colpire i simboli delle battaglie condotte da Casale negli anni. Come evidenzia la stampa però non posso essere sottaciuti i nessi con la vicenda Spv e con il pesante apparato degli appetiti fondiari che lungo l'asse Trissino-Brogliano-Castelgomberto-Cornedo si sono moltiplicati con il proseguire dei lavori di una arteria sempre più contestata. Voglio ricordare le attinenze tra le aree della Praderia nella cui difesa il prof. Casale e' stato in prima fila, e quelle del Casello della SPV tra Brogliano e Castelgomberto. Mi auguro che non si parli di MAFIA in Valle dell'Agno, ma fa bene a tutti ricordare che sempre MontecchioPiù e VicenzaPiù hanno squarciato il velo dei legami pericolosi tra il soggetto incaricato di realizzare SPV e ambienti di cosa nostra in riferimento peraltro non alle vicende della Pedemontana Veneta ma della ferrovia di superficie a Palermo. A questo punto sarebbe troppo facile esprimere la sola solidarieta' di rito che per altro oggi porgero' di persona Casale, invece e' necessario che le forze dell'ordine indaghino a 360 gradi senza timori reverenziali per nessuno: che si tratti di criminalità comune o di mafia dal colletto più o meno bianco o dalle mani più o meno lorde.

Massimo Follesa 3478722240
consigliere comunale 
lista civica Cittadini Attivi Trissino anch'IO!

Castelgomberto, incendio «doloso» tra gli ulivi: «Messaggio trasversale»

www.montecchiopiu.com
Sembrerebbe un avvertimento di tipo mafioso, fatto gravissimo, se cosi' fosse si puo' parlare di mafia in Valle dell'Agno. I fatti potrebbero essere riconducibili alle vicende della Praderia di Castelgomberto, essere legati allo sfruttamento delle aree attorno al casello della SPV di Brogliano, o peggio alla gestione degli interessi occulti di questa nella nostra valle, sempre riconducibili ai cantieri della infrastruttura o peggio alle rendite immobiliari e agli affari svaniti. NdR

Tratto da www.montecchiopiu.com: Quei filari di olivi in cui «ogni pianta sembra innescata da una mano esperta» hanno tolto un bel po' di sonno ad Antonino Casale, ma non la voglia di tenere la schiena diritta cosa che fa «da quarant'anni» anche se l'incendio «con ogni probabilità doloso» che ha colpito un centinaio dei suoi mille olivi a Monteschiavi di Castelgomberto «ha uno sgradevole retrogusto» quello si legge in certi romanzi, in primis quelli di «Leonardo Sciacia».

lunedì 19 agosto 2013

PERFLUORATI ALCHILICI CILLSA INFORMA LA PROCURA E LA GIUNTA DI ARZIGNANO

TRATTO DA www.montecchiopiu.com di M.Milioni «La notizia dell' inquinamento che investe una vasta area della nostra provincia ha destato grave allarme nella popolazione e senso di insicurezza alla luce dei gravi rischi cui vengono esposti i cittadini che utilizzano l'acqua degli acquedotti consortili». È questo uno dei passaggi chiave di una lunga lettera inviata dalla Cillsa di Arzignano e giunta oggi sulla scrivania del sindaco della città Giorgio Gentilin (Pdl): al centro del contendere c'è il caso dei perfluorati rispetto al quale si chiede chiarezza, a partire dalla pubblicità dei dati.

Una querelle di sapore simile era andata in scena ad un tiro di schioppo da Arzignano, ovvero a Trissino, dove il consigliere Massimo Follesa (lista civica http://www.vicenzapiu.com/leggi/koris-miteni-mcs-e-marzotto-la-sciarada-secondo-follesa#.UfkTG0i33C0.blogger) ha protestato per non essere riuscito ad avere i dati sulla presenza dei pfaa nei pozzi che proprio a Trissino venivano usati per l'acquedotto pubblico e che ora il comune ha chiuso in via precauzionale.

venerdì 16 agosto 2013

lunedì 5 agosto 2013

IL COMUNE DI TRISSINO CHIUDE PER FERIE E CHIUDE ANCHE I POZZ! !!! IL CONSIGLIERE FOLLESA CHIEDE UN'ASSEMBLEA PUBBLICA CON ARPAV, AVS, CENTRO IDRICO DI NOVOLEDO E ISDE.


COMUNICATO STAMPA 
Agli organi di informazione
Il mio gruppo consiliare ha ricevuto gli atti del consiglio comunale del 29 luglio 2013, come pubblicato sul blog della nostra lista civica il 4 agosto 2013. Dalla comunicazione del sindaco di Trissino Claudio Rancan risulta la chiusura dei pozzi di captazione idrica uso domestico a Castelgomberto e a Trissino; da tempo peraltro in paese è nota l’ordinanza di proibizione di attingere acqua dalla Poscola. La chiusura si riferisce al pozzo di via Oltreagno, dove Arpav e Avs hanno riscontrato significativi valori dei famigerati perfluorati pari a circa 70 nanogrammi per litro.
Dopo una rapida disamina da parte dell'aula che deve essersi conclusa in meno di mezz’ora, il sindaco è passato ad alcune comunicazioni tese ad informare i consiglieri di un fatto gravissimo. Nonostante i giri di parole il primo cittadino ha affermato che bastano 70 nanogrammi per litro per chiudere un pozzo per l’acqua potabile. Quindi tutte le sue dichiarazioni apparse sulla stampa e tese a minimizzare i fatti recenti sono del tutto fuori luogo. Nessuno in aula ha sollevato il problema di capire da quanto tempo beviamo un’acqua non idonea. Nessuno ha chiesto chi ha stabilito i livelli minimi di idoneità. Nessuno ha obiettato sul silenzio finora tenuto nei confronti dei cittadini. Tutti ora attendano che il sindaco posti sui social network una sua dichiarazione a riguardo. Ma perché non l'ha già fatto?

domenica 4 agosto 2013

CHIUSO IL POZZO DELL'ACQUEDOTTO DI TRISSINO A OLTREAGNO

Il 29 luglio scorso si è tenuto il Consiglio Comunale e fuori dall'ordine del giorno il Sindaco Ramcan ha tenuto alcune dichiarazioni che ci hanno lasciato di stucco: da oltre un mese il pozzo dell'acquedotto comunale di Trissino è chiuso. Si tratta di una notizia clamorosa passata sotto silenzio e mai comunicata da questa giunta ai cittadini. Il fatto a detta dello stesso Sindaco è clamoroso poiché risulterebbe inquinato da i PFOA per circa 70 nanogrammi PPT, meno dei pozzi più a valle ma sempre una quantità alta per gli usi potabili. Le questioni sono molteplici e non capiamo il mancato avviso alla popolazione, anche perché la giunta avrebbe approvato nelle stesse settimane l'allestimanto di una casa dell'acqua da collocarsi in piazza Mazzini. Il silenzio è grave, la mancanza di informazioni a oltre una settimana dal consiglio come aveva promesso in aula ancora di più. La mancanza di spiegazioni è aggravata dal fatto che sebbene si tiri in ballo Miteni per le grandi quantità riscontrate negli scarichi industriali, questo pozzo è molto più a nord dell'impianto in questione e il sindaco non ha dato alcuna spiegazione dei fatti. Vogliamo ricordare al Sindaco che minimizzare questi fatti può creare allarme e che non basta una guarnizione in teflon o l'uso di una padella antiaderente per inquinare l'acqua di falda, ma soprattutto ci deve spiegare cosa abbiamo bevuto in questi anni e cosa intende fare AVS, ma soprattutto cosa intende fare lui.
Alleghiamo il resoconto della seduta per la maggiore chiarezza possibili e annunciamo a breve un comunicato del nostro consigliere comunale. 
tratto dal verbale del Consiglio Comunale del 29/07/13 inviato ai gruppi il 3 agosto 2013.
..."il Comune di Trissino con AVS, come il Comune di Castelgomberto, ha provveduto a chiudere immediatamente i pozzi di emungimento quindi da subito, da quando è uscita questa notizia, parlo di un mese fa circa ormai, l’acquedotto di Trissino è servito da acqua che arriva dalla sorgente dei pozzi di Spagnago e dalla sorgente Montagna Spaccata. A dire la verità, anche nei pozzi di Spagnago è presente una traccia di queste sostanze però, come dicevo prima, bisogna un po’ tranquillizzare anche la popolazione nel senso che è sufficiente che in un rubinetto di casa sia presente una guarnizione in teflon e nell’acqua che beviamo si troveranno tracce di questo elemento. Non sta a noi, in questo momento, poter dire quindi se le concentrazioni che sono state rilevate, non nei nostri pozzi, anche nei nostri pozzi, ma soprattutto nei pozzi dei Comuni più a valle sono o possono essere pregiudizievoli per la salute. Tanto per dare qualche numero, noi abbiamo una concentrazione, parliamo di nanogrammi/litro, sono miliardesimi di grammi per litro, che è pari a 70 circa per il Comune di Trissino, per il pozzo di Via Oltreagno"....
Segue l'intero resoconto della seduta relativa alle dichiarazioni del Sindaco: