lunedì 18 settembre 2023

SPV UNA VORAGINE NELLE CASSE DEL VENETO

Mercoledì 20 settembre  2023 alle 20.45 nella sal convegni de La Fornace ad Adolo in un incontro pubblico patrocinato dal Comune di Asolo, saranno illustrate le conseguenze derivanti dalla realizzazione di questa grande opera, che dopo aver divorato 900 ettari di terreno fertile e di biodiversità ora si appresta a divorare le casse regionali di noi Veneti.

La Regione, infatti, se da una parte incasserà i pedaggi, di gran lunga inferiori alle ottimistiche previsioni, dato il loro elevato prezzo, dall’altra dovrà corrispondere fino al 2059 un canone annuale medio di oltre 300 milioni di euro prestabilito alla società concessionaria, l’italo-spagnola SIS.
Questo imperdonabile errore sta creando un buco nelle casse regionali e non potrà che peggiorare.
Insieme all’architetto Massimo Follesa dibatterà il Consigliere Regionale Andrea Zanoni e modererà il dibattito il giornalista Davide Nordio per discutere di questa grave situazione che sta causando tagli alla sanità,sociale, trasporti, scuole, ecc., cioè a tutti i servizi fondamentali che si dovrebbero garantire ai cittadini.

giovedì 17 febbraio 2022

L'IPOVEDENTE BIZZOTTO

Le notizie che trapelano in queste settimane dal processo Miteni in corso al Tribunale di Vicenza devono farci riflettere. Oggi assistiamo alla ennesima deposizione dei tecnici di ARPAV in qualità di testimoni proposti dall’accusa, ma noi sappiamo che per alcuni di loro è stato applicato un metro di giudizio che in altri contesti e in altri luoghi li avrebbe potuti vedere sui banchi degli imputati, in particolare per alcuni di loro si può dire che abbiano fatto parte dina ARPAV numero due. Una sorta di livello capace di applicare un metodo evoluto nei decenni di ispezioni verso alcuni tra i più influenti portatori di interessi dell’industria vicentina. Ad avvalorare questa visione e questo scenario ci sono le parole dell’attuale Procuratore capo di Vicenza, rese sull’operato di chi lo ha preceduto. Si tratta di parole pesanti come pietre sulla derubricazione delle ipotesi di reato ascritte ai tecnici ARPAV rilevate nella relazione della commissione parlamentare sui reati nello smaltimento dei rifiuti industriali.

La relazione della Commissione Ecomafie mette in evidenza che i tecnici di ARPAV non vedono, infatti «...nel corso dell’audizione dell’11 luglio 2019, Alessandro Bizzotto, dirigente del servizio controlli di ARPA Veneto, ha riferito che in effetti, nell’anno 2005, i tecnici dell’ARPA si erano recati presso la Miteni per sigillare il contatore di uno o più pozzi di attingimento dell’acqua di falda per uso industriale e che in tale contesto non avevano rilevato l’esistenza di una barriera idraulica, posto che il sistema di depurazione delle acque con i filtri a carbone, con tutta probabilità, era stato dalla società allocato in un sito distante dai pozzi di attingimento, che non erano distinguibili da quelli usati per l’emungimento delle acque destinate ad uso industriale.

sabato 20 novembre 2021

DA GREEN VALLEY A GREEN WASHING. No alla centrale si all'incerimento?

Monitoraggio attento, ossia un screening generale, del lavoratori del comparto pelle nonché della «popolazione» del distretto Agno-Chiampo al fine di valutare la presenza di eventuali «patologie correlate al settore» per fare poi in modo che ci sia «piena informazione e consapevolezza diffusa» sui possibili rischi e sugli interventi in materia di «prevenzione». Questo auspica l'associazione no alla centrale. Punto di vista ampiamente condivisibile ma c'è un ma, e bello grosso. È quello che scrivono in un punto preciso del loro comunicato che appare su Vicenzatoday.
È una questione centrale, perché l'associazione di presta a far circolare una notizia priva di fondamento e una sorta di ineluttabile verità autoavverante. Secondo questa non ci sarebbe alternativa al trattamento termico dei residui conciari. L'associazione no alla centrale lascia intendere che questo sia addirittura contenuto nell'accordo stato-regione del 2017.
Perché si prestino a questo è all'apertura di credito forse sta in quello che andranno a dire nel prossimo convegno di Arzignano sul tema della concia. Per ora quel comunicato propone una operazione di greenwashing del più basso dei livelli finora visti.
Questo perché in nessuno delle parole del documento e dei riferimenti in premessa si parla di trattamento termico dei fanghi, ma di studio.

sabato 3 luglio 2021

A TRISSINO UNO SCREENING SUI PFAS IMPERFETTO

A Trissino la situazione Pfas è insostenibile, ormai è noto a tutti che tra i residenti al di sotto del sito della ex Ricerche Marzotto vi sono livelli di pfoas nel sangue cospicui, da zona rossa o confrontabili con quelli degli operai della Miteni. È il vecchio Acido Perfluoro Ottanoico, l’APO sintetizzato a partire dalla fine degli anni 50 e poi industrializzato per la prima volta nelle ex scuderie di Villa Trissino. Siamo sulla sommità della collina a fianco della Villa acquistata da Gaetano Marzotto per il figlio Giannino. Li per 60 anni non si è fatto niente per bonificare l’area che era stata inquinata dai primi reattori per i Pafs. A nulla è servito l’allarme del sindaco di allora Luciano Rizzi, tanto meno è servito quello del 2013 che segnalava la continuità degli inquinamenti della Miteni in Colomabara con quelli della Rimar del 1976, che si era spostata dalle scuderie di Villa Trissino dalla metà degli anni 60. Come mai le inchieste e le indagini degli anni 70 si siano perse quel sito possiamo immaginarlo: eravamo appena usciti da una crisi terribile alla fine degli anni 60 nel settore del tessile e i Marzotto erano e sono un gruppo potentissimo con agganci diretti nel sistema di gestione e controllo del nostro paese.

lunedì 12 aprile 2021

PIOVE A CATINELLE SUL CENTRO VACCINI DI TRISSINO EIL IL PALAZZETTO VOLUTO DA FACCIO FA ACQUA.

Il centro vaccini di Trissino ieri ha lavorato tutto il giorno dopo aver risolto i problemi di sovraffollamento e di gestione delle code nel piazzale con sedie, carrozzelle e gazebo per chi attendeva il 5. Ma la giornata è stata rovinata dal cattivo tempo, infatti pioveva dalla notte precedente, ed il cattivo tempo è perdurato per tutta la domenica. Oggi è addirittura peggiorato. A quanto hanno segnalato in molti utenti l'acqua scendeva dal tetto e dai muri.

"Sono stato a vaccinarmi e il Pala Sinico è  pieno di infiltrazioni."  ha dichiaro M.R., "Certo lavori fatti in tempo record ma... pezzi di pavimento in legno sollevati, macchie di diversi metri quadrati...e poi pareti con gocce che scendono..." ha concluso Antonio all'uscita dal Pala Sinico. Noi siamo andati sul posto ma siamo stati respinti, abbiamo solo potuto constatare che nei pressi dell'uscita dei vaccinati è presente un cartello che segnala acqua sul pavimento e un telo di plastica sopra a dei cartoni per assorbire una pozzanghera provocata dalle gocce che piovevano dal tetto.