lunedì 21 gennaio 2013

Aumento dell'incenerimento: le preoccupazioni sull'impianto di Cà Capretta

Da VicenzaPiù Online: Alto Vicentino Ricicla  -   Lettera aperta alla Ulss 4 e ai comuni appartenenti ad AVAIl piano d'ambito recentemente approvato dalle Amministrazioni dei Comuni della provincia di Vicenza , che ha ottenuto il voto favorevole di tutti i Comuni appartenenti ad AVA, definisce le linee organizzative del servizio di gestione integrata dei rifiuti valide fino all'anno 2025.

venerdì 18 gennaio 2013

ARZIGNANO RINGRAZIA. GASSIFICATORE, SALUTE E ECONOMIA

il Dott. Gentilin Sindaco di Arzignano
jazz blues e indignazione - TRATTO DAL BLOG DEL DOTT. TITTA FAZIO DI ARZIGNANO: La rubrica "Info@arzignanodialoga.it" a cura della Giunta comunale di Arzignano così pubblica l'11 Gennaio "CONCIA: GENTILIN HA RISOLTO L'EMERGENZA FANGHI Grazie all'intervento diretto del Sindaco di Arzignano, presso il Ministero dell'Ambiente, il Consiglio dei Ministri riunitosi a Palazzo Chigi il 11/01/13, ha approvato un decreto legge per superare la situazioni di criticità nella gestione dei rifiuti esistenti, mettendo fine di fatto "all'emergenza fanghi". Gentilin: "


In realtà non si tratta di un decreto esclusivo per il depuratore di Arzignano ma dell'edizione del decreto mille proroghe bis che copre i "buchi" lasciati dal precedente decreto votato al Senato della Repubblica che non rinnovava, tra le altre cose, la deroga alla legge del 2007 con cui si faceva divieto di mettere in discarica rifiuti con valore calorico superiore a di 13.000 kilojoue al chilo. Il mancato rinnovo della deroga della legge aveva gettato nel panico non solo il presidente dell'ATO ma tutta l'area della concia della Valle del Chiampo e dintorni , dagli industriali alle associazioni sindacali . Fortunatamente il rinnovo della deroga, per un altro anno, salva l'intero comparto dalla paralisi.
Tuttavia ci sembra assurdo che dal 2007 a oggi un settore così importante della nostra area produttiva sia stato ancorato al rinnovo, di anno in anno, di una deroga alla legge del 2007 senza che le autorità preposte e gli industriali si preoccupassero seriamente di impostare un piano di modernizzazione e compatibilità ambientale di tutta la linea produttiva del comparto concia e delle modalità di smaltimento dei fanghi di risulta.
Questo modo di procedere su un settore economico vitale per la nostra vallata può definirsi avventuristico e, come tale,vanno giudicate tutte le azioni intraprese fino ad ora che si preoccupano solo di risparmiare sullo stoccaggio in discarica, tramite l'essiccamento dei fanghi ( con un impianto che , asseriscono, sia costato venti milioni di euro) e sul reperimento di nuove discariche in Emilia Romagna.  Si congratula per la grazia ricevuta anche il presidente di "Acque del Chiampo"Antonio Fracasso che invoca ad alta voce la costruzione di un gassificatore,con un contributo anche da privati, come ultimo passo per una definitiva soluzione del problema.

giovedì 10 gennaio 2013

Inquinamento: non devono essere nascosti i dati sui tumori - interrogazione al sindaco Rancan

Le recenti rivelazioni del Corveneto di ieri e oggi gettano una luce sinistra su una vicenda già nota ma mai tenuta nel dovuto conto dai politici locali e da quelli regionali. Il fatto che a causa di carenze ancora da accertare non si conoscano i dati delle incidenze tumorali in Valchiampo e in Valleagno, dove la presenza della concia da anni pone seri problemi ambientali, la dice lunga su tante cose. A partire dal timore che certe informazioni non siano disponibili, caso Ilva docet, perché foriere di una realtà inconfessabile. 

Da questo punto di vista è incomprensibile il silenzio del sindaco di Arzignano Giorgio Gentilin, il cui partito, il Pdl per anni ha espresso la presidenza della regione e l'assessorato alla sanità ed è il principale alleato della Lega che oggi esprime a palazzo Balbi presidenza e assessorato alla sanità. Sarebbe anche da domandarsi quali siano le iniziative prese in questi anni dal consigliere regionale Stefano Fracasso, mio compagno di partito nel Pd. E al quale chiedo un giudizio sull'operato del dottor Tullio Mantoan, potente segretario generale della sanità e potentissimo ex direttore dell'Ulss 5. In ragione di tutto ciò poche ore fa ho inviato al sindaco di Trissino una interrogazione sperando che a breve certe nubi minacciose comincino a diradarsi. 
E in ultimo, ma non per importanza, rimane da ribadire un concetto. Grida vendetta al cospetto di Dio una sanità regionale che spende centinaia di milioni di euro in project financing dei quali beneficiano sempre i soliti noti, mentre non è in grado di risolvere un problema di così poco conto e sul piano amministrativo e su quello economico.

Massimo Follesa, consigliere comunale in Trissino