Il 29 luglio scorso si è tenuto il Consiglio Comunale e fuori dall'ordine del giorno il Sindaco Ramcan ha tenuto alcune dichiarazioni che ci hanno lasciato di stucco: da oltre un mese il pozzo dell'acquedotto comunale di Trissino è chiuso. Si tratta di una notizia clamorosa passata sotto silenzio e mai comunicata da questa giunta ai cittadini. Il fatto a detta dello stesso Sindaco è clamoroso poiché risulterebbe inquinato da i PFOA per circa 70 nanogrammi PPT, meno dei pozzi più a valle ma sempre una quantità alta per gli usi potabili. Le questioni sono molteplici e non capiamo il mancato avviso alla popolazione, anche perché la giunta avrebbe approvato nelle stesse settimane l'allestimanto di una casa dell'acqua da collocarsi in piazza Mazzini. Il silenzio è grave, la mancanza di informazioni a oltre una settimana dal consiglio come aveva promesso in aula ancora di più. La mancanza di spiegazioni è aggravata dal fatto che sebbene si tiri in ballo Miteni per le grandi quantità riscontrate negli scarichi industriali, questo pozzo è molto più a nord dell'impianto in questione e il sindaco non ha dato alcuna spiegazione dei fatti. Vogliamo ricordare al Sindaco che minimizzare questi fatti può creare allarme e che non basta una guarnizione in teflon o l'uso di una padella antiaderente per inquinare l'acqua di falda, ma soprattutto ci deve spiegare cosa abbiamo bevuto in questi anni e cosa intende fare AVS, ma soprattutto cosa intende fare lui.
Alleghiamo il resoconto della seduta per la maggiore chiarezza possibili e annunciamo a breve un comunicato del nostro consigliere comunale.
tratto dal verbale del Consiglio Comunale del 29/07/13 inviato ai gruppi il 3 agosto 2013.
..."il Comune di Trissino con AVS, come il Comune di Castelgomberto, ha provveduto a chiudere immediatamente i pozzi di emungimento quindi da subito, da quando è uscita questa notizia, parlo di un mese fa circa ormai, l’acquedotto di Trissino è servito da acqua che arriva dalla sorgente dei pozzi di Spagnago e dalla sorgente Montagna Spaccata. A dire la verità, anche nei pozzi di Spagnago è presente una traccia di queste sostanze però, come dicevo prima, bisogna un po’ tranquillizzare anche la popolazione nel senso che è sufficiente che in un rubinetto di casa sia presente una guarnizione in teflon e nell’acqua che beviamo si troveranno tracce di questo elemento. Non sta a noi, in questo momento, poter dire quindi se le concentrazioni che sono state rilevate, non nei nostri pozzi, anche nei nostri pozzi, ma soprattutto nei pozzi dei Comuni più a valle sono o possono essere pregiudizievoli per la salute. Tanto per dare qualche numero, noi abbiamo una concentrazione, parliamo di nanogrammi/litro, sono miliardesimi di grammi per litro, che è pari a 70 circa per il Comune di Trissino, per il pozzo di Via Oltreagno"....
Segue l'intero resoconto della seduta relativa alle dichiarazioni del Sindaco:
Il giorno ventinove del mese di luglio dell'anno duemilatredici alle ore 18:30, nella Residenza Municipale si è riunito in seduta pubblica il Consiglio Comunale in sessione Ordinaria, convocato nelle forme e nei modi di legge, sotto la presidenza del Sig. RANCAN Claudio Sindaco e nelle persone dei Signori:
RANCAN Claudio Presente
STEFANI Erika Assente
BERTOZZO Francesco Presente
CAILOTTO Ornella Presente
CATTANI M. Antonietta Presente
CERANTO Giovanni Presente
CHIARELLO Manuel Presente
CONCATO Federica Presente
FACCIO Davide Presente
MALFERMO Renzo Presente
RUBEGA Camilla Presente
SAVEGNAGO Claudio Presente
RAMINA Gianpietro Assente
ZARANTONELLO Claudio Presente
CERETTA Nicola Presente
RANDON Pietro Presente
FOLLESA Massimo Maria Assente
Presenti 14/Assenti 3
E’ altresì presente l’Assessore esterno Cecilia Fochesato. Partecipa alla seduta il Segretario Generale Dott.ssa STEFANIA DI CINDIO. Il Presidente, riconosciuta legale l’adunanza, invita i presenti a prendere in esame l’oggetto sopra indicato.
Il SINDACO espone quanto segue:
“Come dicevo all’inizio del Consiglio, l’Ordine del Giorno ufficiale si esaurisce qui. Allora, noi abbiamo, per chi magari soprattutto del pubblico non era presente prima, i due Gruppi di Minoranza, di cui mi dispiace che il Consigliere Ramina non sia presente oggi, hanno presentato un Ordine del Giorno relativo al problema che penso molti di Voi avranno, se non altro, letto sui giornali di quell’inquinamento delle falde acquifere che praticamente interessa buona parte del bacino dell’Agno Chiampo, Fratta-Gorzone ecc. e che tocca marginalmente anche il nostro Comune. Come dicevo prima ai promotori di questo Ordine del Giorno, non per nostra cattiva volontà, ma per alcuni tempi tecnici, non siamo riusciti a mettere in piedi un vero e proprio Ordine del Giorno come ufficialmente dovrebbe essere. Ci impegniamo a farlo nella prima seduta utile di settembre, però mi corre lo stesso l’obbligo di spiegare alcune cose relativamente a questo problema: ora, da qualche settimana, appunto, è uscita sulla stampa questa notizia di un inquinamento molto vasto e molto anche pesante, per certi punti di vista, delle falde acquifere e dei corsi d’acqua superficiali per la presenza di alcune molecole, cosiddette perfluorurate, quindi l’acido perfluoroottanoico, perfluoroottansulfonico, mi corregga Assessore Fochesato, che sono diciamo le sostanze base per costruire alcuni prodotti di largo uso, lo sono in tutto il mondo da molti anni nel settore, diciamo la sostanza base è il teflon, quella più comunemente nota, tanto per fare alcuni nomi anche se facciamo un po’ di pubblicità, che è utilizzato, come tutti sapete, in cucina nei tegami antiaderenti, utilizzato nei tessuti idrorepellenti, nelle tute antincendio, piuttosto che nei prodotti estinguenti per gli estintori, nelle guarnizioni industriali, quindi quel nastro bianco che viene utilizzato spesso per le tenute dei nostri rubinetti è fatto in teflon. Questa notizia è arrivata un po’ così, come un fulmine a ciel sereno, a seguito di un’indagine che il Ministero aveva fatto svolgere alcuni mesi fa, un anno e mezzo fa circa, quindi da un’indagine a tappeto svolta su tutto il bacino del Po ed esteso poi alla fine a tutto il bacino della Pianura Padana, comprendendo quindi anche il Veneto che non ha diretti immissari nel Po, è uscito che, appunto, tutta l’asta del Torrente Agno-Guà, Frassina, Gorzone e compagnia bella, tutti i nomi che si porta fino alla foce, era interessata dalla presenza, anche massiccia localmente, di queste sostanze, sia nelle acque superficiali, sia nelle acque di falda. Non appena ricevuta la notizia, ci siamo confrontati per prima cosa col gestore della nostra rete idrica, Alto Vicentino Servizi, che ha provveduto immediatamente, ma per puro scrupolo, a fare ovviamente le prime campionature dell’acqua del nostro pozzo di Oltreagno. I risultati delle analisi sono bassi, anche se qui è difficile dire cosa vuol dire basso, perché questa sostanza non è mai stata tabellata, pertanto non esistono attualmente riferimenti di legge che possano dire qual è il valore accettabile per la potabilità dell’acqua contenente questa sostanza. Come d’altra parte non sono mai esistite finora tabelle relative alle quantità massime ammissibili negli scarichi delle aziende che producono o trattano questo tipo di sostanza. C’è stato quindi un vuoto normativo che è durato decenni, poi ognuno può trarre le considerazioni del caso ovviamente, che ha portato a una situazione che speriamo non sia grave come quella che si è verificata in passato per altre sostanze, mi viene in mente il DDT, usato negli anni ’30-’40-’50, l’amianto per fare un altro esempio, che oggi costringe tutti a prendere delle precauzioni del caso per poterlo smaltire correttamente, quindi questo vuoto ha generato questa situazione. Ora dicevo, il Comune di Trissino con AVS, come il Comune di Castelgomberto, ha provveduto a chiudere immediatamente i pozzi di emungimento quindi da subito, da quando è uscita questa notizia, parlo di un mese fa circa ormai, l’acquedotto di Trissino è servito da acqua che arriva dalla sorgente dei pozzi di Spagnago e dalla sorgente Montagna Spaccata. A dire la verità, anche nei pozzi di Spagnago è presente una traccia di queste sostanze però, come dicevo prima, bisogna un po’ tranquillizzare anche la popolazione nel senso che è sufficiente che in un rubinetto di casa sia presente una guarnizione in teflon e nell’acqua che beviamo si troveranno tracce di questo elemento. Non sta a noi, in questo momento, poter dire quindi se le concentrazioni che sono state rilevate, non nei nostri pozzi, anche nei nostri pozzi, ma soprattutto nei pozzi dei Comuni più a valle sono o possono essere pregiudizievoli per la salute. Tanto per dare qualche numero, noi abbiamo una concentrazione, parliamo di nanogrammi/litro, sono miliardesimi di grammi per litro, che è pari a 70 circa per il Comune di Trissino, per il pozzo di Via Oltreagno. Ci sono pozzi, uno a Vicenza e alcuni nella bassa Valle dell’Agno, quindi Sarego e altri Comuni che superano i 2.000. Capite bene che forse, purtroppo, qualche altro Comune più a valle di noi ha veramente qualche motivo in più per preoccuparsi. Ora, alla luce di questi dati abbiamo contattato immediatamente anche ARPAV, che ci ha un po’ ragguagliato sui primi esiti di queste campionature fatte a tappeto su molti punti, sia di prelievo dalla falda che anche di esercizi pubblici, quindi anche bar, ristoranti piuttosto che scuole o altro. Ripeto, io per il momento posso rispondere del Comune di Trissino e posso rassicurare che attualmente che l’acqua che beviamo è acqua di alta valle quindi priva di questo, comunque se non priva, dove questo componente è presente in tracce trascurabili. Con ARPAV ci siamo un attimo ovviamente premurati di essere aggiornati, quindi ARPAV sta proseguendo questa campagna e noi appunto abbiamo bisogno di aspettare qualche giorno in più rispetto alla Vostra richiesta per avere un quadro più chiaro. Con MITENI ci siamo visti venerdì scorso, con la Direzione Generale, con la Responsabile della sicurezza perché MITENI è indagata non tanto in questo momento, in questa fase storica; diciamo il pregresso che questa azienda, con altre proprietà e con altri tipi di lavorazioni, ha portato con sé una situazione che purtroppo oggi ci obbliga più che altro a prendere atto e far sì che in ogni caso non si vada a peggiorare la situazione esistente. Senza entrare nel dettaglio di cosa sono esattamente queste molecole, anche perché sono ancora allo studio quindi c’è qualche sospetto ma come purtroppo succede, ci vogliono anni o decenni per capire in effetti se c’è o no una pericolosità. Quello che possiamo dirVi è: sicuramente siamo a stretto contatto con gli enti preposti, ci attiveremo con la Regione con una richiesta ufficiale perché ci tenga ovviamente in considerazione e ci faccia partecipare ai tavoli tecnici che vengono periodicamente adesso convocati, in modo da avere la situazione sotto controllo. Noi auspichiamo anche che non ci siano o non ci possano essere per l’azienda anche ricadute di altro tipo, perché è evidente che una volta individuata la soglia massima di emissione di queste sostanze nelle acque superficiali o di falda, ovviamente l’azienda dovrà in qualche modo farsi carico di adottare dei provvedimenti. Alcuni li ha già messi in atto, quindi lì ci sono risultati confortanti, altri richiedono tempi ovviamente più lunghi, perché è un processo estremamente complesso.
Più di questo al momento non so dirvi, quindi ripeto, dal punto di vista igienico-sanitario, quello che è più di mia stretta competenza, posso rassicurare la popolazione, vedremo anche di trovare il modo di informare di questo, anche se gli articoli della stampa riportavano, anche credo comprensibilmente, i giudizi più preoccupati di altri Comuni più a valle, ma ripeto per l’ennesima volta, qui a Trissino la situazione è decisamente tranquilla. Ci rivedremo i primi di settembre, credo al primo Consiglio entro la prima metà, fatto salvo che se prima di questo termine ho ulteriori dati, Vi farò avere in cassetta la documentazione, la copia. Abbiamo già qualcosa di protocollato, però volevo aspettare qualche giorno, il tempo di avere un po’ la situazione più dettagliata, tutto qua. Quindi questo è l’unico motivo per cui oggi non è stato inserito in maniera ufficiale nell’Ordine del Giorno. Ovviamente se ci sono domande, spero di essere stato esauriente, sono qua a disposizione”.
Il Consigliere CERETTA espone quanto segue:
“Sì, La ringraziamo per le risposte che bene o male sono anche le risposte dell’Ordine del
Giorno e, quindi, va benissimo così. Una considerazione che è anche giusto fare: innanzitutto sappiamo che i giornali devono vendere e più la notizia fa clamore e incute anche terrore, naturalmente più vende. Io avevo avuto due o tre giorni prima, ma penso come Lei, il documento di ARPAV e sono anche andato ad informarmi perché, purtroppo, in chimica andavo anche abbastanza male a scuola, ho letto sia la raccomandazione che ho messo anche in Ordine del Giorno dell’Europa e anche il rapporto che è quello un po’ più dettagliato della Commissione, quella è proprio una Commissione tecnica. Effettivamente è tutto in divenire, cioè è tutto in studio e non si sa effettivamente, ci sono i primi riscontri e comunque queste sostanze, purtroppo, bene non fanno, bisogna anche vedere la concentrazione. Poi, nota positiva che leggevo in queste relazioni, è che la presenza di queste sostanze è facilmente eliminabile anche nell’acqua potabile, con le caraffe che già da diversi anni, le caraffe con i filtri”
Il SINDACO espone quanto segue:
“I carboni attivi”.
Il Consigliere CERETTA espone quanto segue:
“Riescono ad eliminare la maggior parte, una percentuale molto alta di queste sostanze quindi tante famiglie, magari già da diversi anni, sono protette tramite queste caraffe. Bene tenere monitorata la situazione, ho visto, come ha detto Lei, che tutti gli enti preposti sono stati allertati, stanno già lavorando, comunque sono state prese delle precauzioni”.
Il SINDACO espone quanto segue:
“Assolutamente sì”.
Il Consigliere CERETTA espone quanto segue:
“Tant’è che il nostro acquedotto non è più alimentato dal nostro pozzo, ma da quello più a
monte”.
Il SINDACO espone quanto segue:
“Fra l’altro il pozzo di Spagnago, anche per una forse fortuita occasione, è stato proprio recentemente raddoppiato, quindi in grado di coprire il fabbisogno di tutta la vallata tranquillamente, quindi eventualmente la sospensione del nostro pozzo durerà fino a quando avremo dei dati più precisi, scusi se l’ho interrotta”.
Il Consigliere CERETTA espone quanto segue:
“No, no, quindi proseguiamo su questa strada, teniamo monitorata la situazione. Quello che mi spaventa è che, secondo me, non tutti i Comuni a bassa valle hanno ben capito il problema, anche perché magari il problema può partire da noi però va più giù”.
Il SINDACO espone quanto segue:
“Assolutamente sì”.
Il Consigliere CERETTA espone quanto segue:
“Che restare qua, quindi cerchiamo insomma di capire e di sistemare questa situazione. È vero anche che, ad oggi, la produzione è stata regolare in quanto esiste questo vuoto normativo che con queste sostanze, purtroppo, arriva sempre dopo, quando c’è già una casistica accertata, infatti per quello mi spavento quanto dicono ‘fra 10 anni sapremo’, però fra 10 anni sapremo anche con un rapporto medico dettagliato che purtroppo, speriamo di no, non sarà dei migliori quindi va bene insomma, teniamo d’occhio la situazione, se può aggiornarci”.
Il SINDACO espone quanto segue:
“Bene, io ringrazio tutti della presenza, chiudo qui la seduta del Consiglio Comunale, auguro buone vacanze a tutti”.
Il Consigliere CERETTA espone quanto segue:
“Posso chiedere una cosa?”.
Il SINDACO espone quanto segue:
“Prego Consigliere”.
Il Consigliere CERETTA espone quanto segue:
“Non so se è uscito, però sarebbe il caso di chiedere al giornalista, io non leggo il Giornale di Vicenza, ma sarebbe il caso di chiedere al giornalista uno spazio per poter già cominciare a rassicurare la cittadinanza con queste cose che ha già in mano”.
Entra il Consigliere Follesa (p. 15)
Il SINDACO espone quanto segue:
“Adesso, poi metteremo in piedi tramite il sito, useremo anche face book, se serve, per dire tutti gli strumenti per raggiungere la popolazione, in modo da tranquillizzarli su questo aspetto. Grazie ancora a tutti”.
3 commenti:
Oh, l'Amministrazione Comunale scopre il Web per informare i cittadini! Mannaggia, quanto ci voleva? Ci sono Comuni, non molto lontano da Trissino, che lo fanno già da un bel pò di tempo. Sarebbe anche ora che lo facesse anche il Comune di Trissino!
Premesso che il sindaco, chiudendo il pozzo ha fatto probbailmente la cosa pià giusta è da esacrare perché lo ha fatto di nascosto senza dire niente alla popoalzione. DI cosa ha paura? Perché non di ce tutta la verità. Inoltre vi sono nell'intervento del sindaco e del consigliere un sacco di imprecisioni: queste sostanze sono pericolose, sono sospettate di essere cancerogene e provocare numerose malattie a carico delel ghiandole endocrine. Per chi volesse maggiori informazini rinvio al mio sito dove ho tradotto alcuni dei più importanti articoli della letteratura medica su quest'argomento http://www.antologiamedica.it/?tag=pfoa
Da notare che le informazioni sulla pericolosità di queste sostanze sono state acquisite da un decennio circa, dopo la scoperta dell'inquinamento causato dalla Dupont delel falde acquifere attorno all'impianto dove produceva PFOA e altri PFAA. Per maggiori informazioni rinvio qui http://enzucciu.blogspot.it/2013/07/le-sostanze-perfluoroalchiliche-sono.html.
Dagli studi condotti finora negli USA e nel resto del mondo, Italia compresa, è emerso che queste dannose sembrano essere dannose e pericolose per la salute umana anche a concentrazioni molto più basse di quelle considerate nella legislazione di alcuni paese, Tant'è che lo stato del New Jersey negli USA ha messo un limite di 40 ng/L nelle acque potabili. Signor sindaco, non basta un anello in Teflon attorno al rubinetto per raggiungere 70 ng/L nel bicchiere che i suoi concittadini riempiono ogni giorno. è semplicemente ridicolo fare affermazioni del genere.
VIncenzo Cordiano, presidente della sezione di VIcenza dell'Associazione Medi per l'Ambiente- ISDE Italia
Link ad un articolo della rete sul PFOA:
http://www.galileonet.it/articles/5045fd6fa5717a3fc1000042
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