Ho deciso di accogliere l'invito degli amici per aderire al percorso de il Veneto che Vogliamo. La proposta, l'incontro con le persone e i luoghi di questa terra veneta, mi hanno aperto a una riflessione che voglio condividere. I luoghi dove viviamo meritano di più di quello che abbiamo fatto e continuiamo a fare e per questo vale la pena di occuparci delle cose pubbliche condividendo questo insieme ad altri.
giovedì 26 agosto 2010
LA BOTTEGA DEI LIBRI: BOCCASETTE DI GIANLUCA CAPPELLOZZA
LA BOTTEGA DEI LIBRI: BOCCASETTE DI GIANLUCA CAPPELLOZZA: "Pubblico volentieri la recensione apparsa su 'La voce di Rovigo' del libro di Gianluca Cappellozza, tra l'altro anche un mio lettore. Brav..."
martedì 10 agosto 2010
venerdì 6 agosto 2010
Forse antiche presenze archeologiche tra la Colombara e il Piano Koris a Trissino?
A seguito delle notizie di stampa, sull'avvio dei lavori a Trissino per il Piano Koris in prossimità della Colombara e della Miteni, come molti cittadini ci siamo allamarti. Credo che la sorpresa di chi ci ha inviato le immagini sia stata grande.
Da queste appaiono evidenti, strani e indecifrati allineamenti di pietre che fanno pensare a molte cose, alcune delle quali riconducono ad opere dell'uomo.
Riteniamo che la valorizzazione del territorio come risorsa alternativa, nasca dal mettere in luce non solo i suoi monumenti. Va considerato il tessuto storico diffuso fatto di documenti la cui memoria è solo momentaneamente persa. Siamo convinti che essa possa contribuire ad uno sviluppo nuovo del territorio, inteso come risorsa esaurubile, il cui valore non siano solo la rendita o i monumenti, isole tra un mare di segni del cosiddetto progresso che riguarda solo gli ultimi anni di una presenza più che millennaria. Dare valore ai documenti, e non solo ai monumenti di un territorio ,serve anche ad un suo sviluppo più sostenibile e che non potrà mai essere delocalizzato.
Riteniamo che la valorizzazione del territorio come risorsa alternativa, nasca dal mettere in luce non solo i suoi monumenti. Va considerato il tessuto storico diffuso fatto di documenti la cui memoria è solo momentaneamente persa. Siamo convinti che essa possa contribuire ad uno sviluppo nuovo del territorio, inteso come risorsa esaurubile, il cui valore non siano solo la rendita o i monumenti, isole tra un mare di segni del cosiddetto progresso che riguarda solo gli ultimi anni di una presenza più che millennaria. Dare valore ai documenti, e non solo ai monumenti di un territorio ,serve anche ad un suo sviluppo più sostenibile e che non potrà mai essere delocalizzato.
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