Agli atti del Piano regolatore di Cassinetta di Lugagnano ci sono anche i disegni degli alunni della scuola elementare. Fogli bianchi su cui ai bambini è stato chiesto di disegnare cosa volevano e cosa non volevano per il proprio futuro. Un segno, tra i tanti, della strada controcorrente che l’amministrazione del piccolo Comune del milanese ha imboccato ormai da nove anni. E cioè quella di una gestione dell’urbanistica a crescita zero: «Nessun nuovo insediamento sui terreni agricoli. Previsto solo il recupero degli edifici esistenti: ville del Settecento, cascine, ruderi, case che stavano cadendo a pezzi», sintetizza il sindaco Domenico Finiguerra, 39 anni e già al secondo mandato.Tutto inizia nel 2002, come racconta orgoglioso Finiguerra. «Abbiamo inserito la Variante del Piano regolatore nel programma elettorale. La nostra è stata una scelta chiara e condivisa con i cittadini, anche attraverso assemblee pubbliche. C’è chi mi accusa ancora di aver fatto una scelta radicale ed estremista, ma estremista secondo me è chi continua a consumare suolo».
Testo tratto da greenews clicca e a vai al link http://www.greenews.info/rubriche/come-disintossicarsi-dagli-oneri-di-urbanizzazione-la-cura-di-cassinetta-di-lugagnano-20110420/
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