Ho deciso di accogliere l'invito degli amici per aderire al percorso de il Veneto che Vogliamo. La proposta, l'incontro con le persone e i luoghi di questa terra veneta, mi hanno aperto a una riflessione che voglio condividere. I luoghi dove viviamo meritano di più di quello che abbiamo fatto e continuiamo a fare e per questo vale la pena di occuparci delle cose pubbliche condividendo questo insieme ad altri.
giovedì 15 luglio 2021
sabato 3 luglio 2021
A TRISSINO UNO SCREENING SUI PFAS IMPERFETTO
A Trissino la situazione Pfas è insostenibile, ormai è noto a tutti che tra i residenti al di sotto del sito della ex Ricerche Marzotto vi sono livelli di pfoas nel sangue cospicui, da zona rossa o confrontabili con quelli degli operai della Miteni. È il vecchio Acido Perfluoro Ottanoico, l’APO sintetizzato a partire dalla fine degli anni 50 e poi industrializzato per la prima volta nelle ex scuderie di Villa Trissino. Siamo sulla sommità della collina a fianco della Villa acquistata da Gaetano Marzotto per il figlio Giannino. Li per 60 anni non si è fatto niente per bonificare l’area che era stata inquinata dai primi reattori per i Pafs. A nulla è servito l’allarme del sindaco di allora Luciano Rizzi, tanto meno è servito quello del 2013 che segnalava la continuità degli inquinamenti della Miteni in Colomabara con quelli della Rimar del 1976, che si era spostata dalle scuderie di Villa Trissino dalla metà degli anni 60. Come mai le inchieste e le indagini degli anni 70 si siano perse quel sito possiamo immaginarlo: eravamo appena usciti da una crisi terribile alla fine degli anni 60 nel settore del tessile e i Marzotto erano e sono un gruppo potentissimo con agganci diretti nel sistema di gestione e controllo del nostro paese.