TAEPILE: Spv: allagata prima di partire: La variante alla statale 246 che connette nel comune di Montecchio Maggiore la zona di Alte con quella di Ghisa è andata ancora sott'acqua. Ne parla pure il GdV di ieri. Quel nastro d'asfalto è il primissimo troncone della nascitura Pedemontana Veneta. E ogni volta che poiove forte, specie con la falda gonfia non c'è idrovora che tenga (nel riquadro l'allagamento di metà febbraio). La domanda è, ma quanto casi del genere si creeranno lungo il futuro percorso della Spv? I media locali parlano di laghetti profondi un metro. Come interferiranno le falde lungo il percorso della Montecchio Spresiano?
Variante allagata, traffico in tilt
Allagata la variante alla Sp246, chiuse le rampe d'ingresso e di uscita ad Alte. Mezzo metro d'acqua in una carreggiata e circa venti centimetri dall'altra parte. E in mezzo un piccolo lago. L'innalzamento della falda non da tregua alla tangenziale che bypassa Montecchio. Ormai la super idrovora al lavoro da quasi venti giorni non basta a far defluire l'acqua all'altezza della rotatoria fra Montecchio e Montebello, obbligando così la chiusura in entrambe le direzioni della strada che da Alte va verso Arzignano. Un' interruzione praticamente annunciata, dopo le recenti piogge del fine settimana, e infatti già da sabato pomeriggio per motivi di sicurezza era stato deciso di dirottare il traffico negli altri ingressi dalla zona industriale e da strada Montorsina. Le difficoltà alla viabilità, però, sono iniziate ieri mattina con il ritorno sulle strade dei mezzi pesanti che per potersi dirigere verso la città del Grifo, o comunque in direzione nord-ovest, hanno dovuto percorrere parte di viale Europa per poi immettersi lungo via Del Lavoro. Disagi al traffico si sono inoltre registrati non solo su via Battaglia e lungo via Milano ma anche per i veicoli provenienti da Montebello che cercavano di raggiungere Alte. Alle 15 i problemi sono aumentati con la decisione di Veneto Strade di chiudere il secondo tratto della provinciale dove c'erano ieri mattina già 10 centimetri d'acqua. Anche in questo caso si sono creati lunghi serpentoni di auto e mezzi pesanti che hanno dovuto transitare a passo d'uomo per “guadare" il tratto in attesa di immettersi nella rotatoria. «Il problema è la falda - afferma il presidente della protezione civile di Montecchio, Massimo Chiarello - con le piogge intense degli ultimi giorni la situazione si è decisamente aggravata». Nelle scorse settimane fra le due corsie della tangenziale si è creato un laghetto profondo oltre un metro. Proprio accanto è stata posta, quasi un mese fa, l'idrovora.
da Il Giornale di Vicenza del 4 marzo 2014, pagina 26
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