venerdì 16 luglio 2010

Il Piano Koris non scioglie i nodi della Legge Seveso!

"Avremo la Pedemontana in galleria perchè un'autostrada non può passare vicino ad una azienda ad altissimo impatto ambientale, ma i cittadini di Trissino potranno vivere e lavorare all'interno dell'area di rischio." questo ha dichiarato il consigliere Gerardo Lupo al terminie di una serata pesante non solo per il calore.  Lupo ha aggiunto "Sono rimasto stupito del totale silenzio del Sindaco che ha espresso il suo parere solo alzando la mano per votare, e nel merito non ha espresso alcun giudizio, dal momento che in un ambito del genere sono in gioco le vite delle persone"
La lista civica Cittadini Attivi Trissino anch'IO! ha chiesto la sospensione del provvedimento all'ordine del giorno relativo alla proposta di approvazione del P. di L. Koris, poichè si ravvisavano alcune violazioni del articolato e complesso gruppo di normative denominate Legge Seveso, con particolare riferimento a cosa e a quanti si troveranno nei 52.000mq di superficie calpestabile realizzabili.
In particolare sottolineiamo che nonstante l'attenta valutazione dell'Ufficio e le risposte dell'Ing. Piva, non sono state fugate le nostre preplessità relative al numero di persone che potranno concentrarsi all'interno dell'area di rischio, e al fatto che il piano di emergenza esterna e il documento di rischio di incidente rilevante non siano stati introdotti nei vincoli al piano di lottizzazione. Al termine della serata possiamo dire che la nostra richiesta è stata respinta e ci riserveremo di agire nelle opportune sedi, per la verifica degli atti che hanno visto esclusi i gruppi consiglieri da ogni anticipazione sull'argomento.
La discussione sul Piano Koris in se, ci ha visti esprimere un voto contrario, poichè riteniamo che tali opere debbano essere considerate alla luce della verità.
Si tratta di una lottizzazione slegata da ogni reale opportunità si sviluppo. che si inserisce in un disegno di degrado del territrorio e che offrirà poche e concrete opportunità di sviluppo, tanto meno sostenibile, nonostante la foglia di fico degli oltre  2 megawatt di pannelli fotovoltaici, che saranno installati sui tetti delle strutture prefabbricate.
Abbiamo votato contro perchè ci hanno spiegato che sarà la nuova via di ingresso a Trissino e ogni impatto sul millenario sito della Colombara sarà abbattutto da ferree norme di tutela ambientale. Salvo poi preveedere in convenzione il rilascio di agibilità parziali delle strutture con il solo collaudo delle intelaiature prefabbricate: rischiamo di avere per anni dei vuoti scheletri.
Le nostre ragioni, che chiedevano la sospensione, sono state considerate infondate, ma alla fine la maggioranza con le minorane del gruppo di Claudio Zarantonello hanno approvato il piano emendandolo nelle parti che consentivano le attività commerciali e para-commerciali. Il paradosso sarebbe stato ridicolo se non riguardasse la vita delle persone esposte ai rischi della Miteni: nel P. di L. Koris non si possono insediare attività ad alto impatto come la concià ma si sarebberro potute insediare attività di tipo ricettivo e commerciale come supermercati e discount.
Dal punto di vista politico si chiude un cerchio iniziato con la campagna eletteroale del 2006 nella quale Trissino per lo spiraglio di un strillo sulla carta stampata è finita sulle pagine della cronaca politica. Certo il finanziamento ai partiti è un atto libero di ogni cittadino italiano, previsto da legge e non può e non dovrebbe confondersi con gli interessi di altri investitori.

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