mercoledì 28 luglio 2010

Piano Koris e Pedemontana esistono relazioni degne di essere esposte.

Ciao a tutti. Spero stiate bene e desiderosi sempre di essere CITTADINI ATTIVI.
Vi scrivo per invitarvi a fare quattro chiacchere da me giovedì sera alle 21.00 (29 luglio 2010), è un invito esteso a tutti coloro che ci sostengono e vogliono parteciapre ad una decisione importante prima di andare tutti al mare.
Vorrei aggiornarvi sulle ultime posizioni prese sulla lottizzazione Koris e sull'affaire Pedemontana.
Si tratta di decidere insieme cosa fare soprattutto per la lottizzazione Koris, poichè sembrano permanere i rischi per la salute e il P. di L. a nostro giudizio non ha mai ricevuto la validazione alla luce del documento sui rischi e soprattutto da parte dell'autorità competente.  Con l'occasione ci scambieremo gli auguri estivi.
A tale proposito di seguito trovere il testo della nostra richiesta bocciata dalla maggioranza forte delle assicurazioni formali dell'organo tecnico. In realtà la nostra preoccupazione è legata non solo a rispetto formale ma anche sostanziale della normativa Seveso nel caso, ammesso dalle NTA del PRG del Comune di Trissino, nell'area si insediasse il tanto ambito (sin dal 1998 e bloccato dai VV.FF.) Factory Outlet.
Gerry
GRUPPO CONSILIARE

CITTADINI ATTIVI TRISSINO ANCH’IO

Al Presidente del

Consiglio Comunale di Trissino

OGGETTO: questione sospensiva ex art. 34 del regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale in relazione alla proposta di delibera avente per oggetto : APPROVAZIONE DEL PIANO URBANISTICO ATTUATIVO : PIANO DI LOTTIZZAZIONE PRODUTTIVO DI INIZIATIVA PRIVATA DENOMINATO “KORIS” IN VIA STAZIONE.

Il sottoscritto LUPO GERARDO in qualità di capogruppo consiliare del gruppo CITTADINI ATTIVI TRISSINO ANCH’IO presenta la seguente QUESTIONE SOSPENSIVA ai sensi e per gli effetti di cui all’art. 34 del Regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale.

PREMESSO CHE

con la proposta di delibera in oggetto il Consiglio Comunale è questa sera chiamato ad esprimere la volontà del Comune di Trissino di :

1. approvare la variazione della perimetrazione dell’ambito indicato dal PRG, come riportato nella Tav. n° 6, in atti alla presente deliberazione.
 
2. accogliere l’osservazione d’ufficio in data 08/07/2010 n.11177 e la conseguente integrazione agli articoli 6 e 6.1 delle N.T.A. del P.d.L. “Koris”;
 
3. recepire le prescrizioni di cui all’autorizzazione paesaggistica, in data 02/07/2010 (prot. n° 10724 del 02/07/2010);
 
4. recepire il verbale della Conferenza Decisoria in data 13/04/2010 prot. n° 6131 con le prescrizioni ivi riportate;
 
5. accettare l’impegno unilaterale d’obbligo della ditta Lottizzante, prescritto dalla Conferenza di Servizi nel verbale “3^ seduta decisoria del 13/04/10 n. 6131” e depositato con n. 10273 del 24/06/10 che impegna unilateralmente la Ditta “Koris” a realizzare “il collegamento della nuova viabilità di lottizzazione con via Sandri e lo sbocco con la S.P. 246, non appena verrà realizzato il tratto di strada del P.d.L. “Colombara” (D1.2/9)”.
 
6. approvare il piano di lottizzazione produttivo di iniziativa privata denominato “KORIS” situato in via Stazione e individuato catastalmente al foglio 20, mappali n° 27, 115, 50, 172, 174, 21, 106, 167, di 86.913 mq, presentato dalla ditta Koris Italia srl in data 06/04/2010 con prot. n° 5739 e successivamente integrato da ultimo e in data 15/04/2010 n° 6272, – adottato con delibera di Giunta n° 58 del 16/04/2010 – composto dai seguenti elaborati in atti alla presente deliberazione:

VISTO

- il decreto legislativo 17 agosto 1999, n.334, relativo all' "Attuazione della direttiva 96/82/CE relativa al controllo dei pericoli di incidenti rilevanti connessi con determinate sostanze pericolose" e in particolare, l'articolo 14 del predetto decreto legislativo, con il quale si prevede che “il Ministro dei lavori pubblici, d'intesa con i Ministri dell'interno, dell'ambiente, dell'industria, commercio artigianato e con la Conferenza Stato -Regioni, stabilisce per le zone interessate da stabilimenti a rischio di incidente rilevante requisiti minimi di sicurezza in materia di pianificazione territoriale “ e in particolare al punto c) che considera la prevenzione di incidenti rilevanti per “nuovi insediamenti o infrastrutture attorno agli stabilimenti esistenti, quali, ad esempio, vie di comunicazione, luoghi frequentati dal pubblico, zone residenziali, qualora l’ubicazione o l’insediamento o l’infrastruttura possono aggravare il rischio o le conseguenze di un incidente rilevante”;

- Il D.M. LL. PP. del 9 maggio 2001 (Normativa Seveso) all’articolo 4 comma 1 dove si prescrive un elaborato tecnico “Rischio di Incidenti Rilevanti” quale parte integrante degli strumenti urbanistici di pianificazione e dove al comma 4 si impone che tale elaborato tecnico in sede di formazione di strumenti urbanistici nonché di rilascio di concessioni e di autorizzazioni edilizie sia oggetto di valutazioni secondo i principi di cautela; all’articolo 5 comma 3 dove si richiede che gli strumenti di pianificazione territoriale e urbanistica recepiscano gli elementi del piano di emergenza esterna , di cui all’articolo 20 DL 17/08/99 n. 334 dandone tale compito alle autorità territorialmente competenti in materia di pianificazione acquisendo gli elementi informativi del piano dall’autorità che lo ha predisposto;

- L’allegato al D.M. LL. PP. del 9 maggio 2001 dove : al comma 1 si specifica la funzione di base delle amministrazioni comunali che, sulla base del DPR 20 ottobre 1998 n. 447, sono chiamate attraverso le loro competenze istituzionali ad attuare un” processo di verifica iterativa e continua , generato dalla variazione del rapporto tra attività produttiva a rischio e le modificazioni della struttura insediativa del comune stesso”; al comma 3 si richiama l’art 14 DL 17/08/1999 n. 334 punto C per specificare che tale fattispecie presuppone un processo inverso che riguarda vincoli e limiti che gli insediamenti industriali soggetti alla cosiddetta Seveso fanno ricadere su nuovi insediamenti o infrastrutture che nello specifico riguardano luoghi frequentati da pubblico. A tale scopo l’amministrazione comunale secondo l’allegato citato e con l’apporto dei soggetti coinvolti deve conoscere la situazione di rischio dello stabilimento esistente e considerare la situazione di rischio presente e la possibilità se sia o meno compatibile l’iniziativa di collocare nuove attività che prevedano luoghi frequentati dal pubblico. Nello specifico caso di modifiche comportanti aggravio di rischio, che per quanto il caso in oggetto possono riguardare la presenza di pubblico generato dal nuovo piano, il gestore deve verificare e dichiarare all’amministrazione competente se le aree di danno in relazione alle diverse classi di rischio siano superiori a quelle preesistenti. In ogni caso è necessaria l’acquisizione della documentazione riguardante gli scenari di danno attuali e se questi ricadano o meno all’interno o all’esterno dello stabilimento MITENI.

- La tabella 1 del D.M. LL. PP. del 9 maggio 2001 che definisce le categorie territoriali e individua come categoria A3 i luoghi soggetti ad affollamento rilevante all’aperto e mercati stabili o altre destinazioni commerciali (oltre 500 persone presenti), esprime concetti sui livelli di rischio, in particolare chiarisce la maggior difficoltà ad evacuare soggetti presenti in grandi aggregazioni in luoghi pubblici, che, anche se abili a muoversi autonomamente, avrebbero la fuga condizionata dalla minore facilità di accesso alle uscite di emergenza o agli idonei rifugi.

- La convenzione e le norme tecniche di attuazione del piano KORIS che richiamano le Norme Tecniche di Attuazione del PRG in vigore agli art. 11 e 12 che permettono l’insediamento di attività commerciali seppur correlate ad attività produttive o artigianali ma in numero rilevante, vista l’estesa superficie utile pianificata, ed escludono attività che effettuano lavorazioni ad impatto ambientale con emissioni di rumori, odori,polveri, ecc.

- Che la convenzione prevede già una possibile variazione della destinazione d’uso (art 5 comma 3 e art 22 comma 2).

CONSIDERANDO

- indispensabile la necessità di verificare il piano di sicurezza esterno e l’elaborato tecnico RIR della MITENI alla luce dei nuovi insediamenti e ottenere un parere preliminarmente all'adozione del piano in discussione;

- l’irrituale e pericolosa velocità dell’iter che questo PUA sta seguendo visto che può pregiudicare la salute pubblica, la vita umana stessa e ha forti ricadute su monumenti architettonici e fondamentali documenti del nostro territorio;

- che lo stabilimento MITENI è stato ritenuto pericoloso dal CIPE nell’allegato A alla delibera 86/2006 del 29/3/2006 per la SPV, tanto da approvare una nuova galleria nel tratto più occidentale del tracciato (salvaguardando inoltre le tenute della Villa Colombara Trissino-Marzotto), ma tale pericolosità sembra non persistere per la lottizzazione industriale Koris Italia srl con possibili destinazioni commerciali;

RICHIAMANDO INOLTRE

- l’art. 2 della LR 11/04 che introduce il principio “dell’utilizzo di nuove risorse territoriali solo quando non esistano alternative alla riorganizzazione e riqualificazione del tessuto insediativo esistente”;

- il PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO PROVINCIALE che propone, per il territorio compreso tra Montecchio Maggiore (località Canova) e Trissino (località Valbona) la classificazione di “zona ad elevata utilizzazione agricola” ed “ambito di interesse paesaggistico da tutelare e valorizzare”;

RITENUTO CHE

- la proposta sottoposta all'esame del Consiglio Comunale, preveda la violazione delle stesse NTA del Comune di Trissino, art. 11 comma 2.4 come pure le norme della specifica disciplina di cui al D.P.R. 175/’88 e successive modifiche ed integrazioni, al Dgls 17 agosto 1999 n. 334, e al D.M.LL.PP. 9 maggio 2001;

- inoltre non vi è evidenza del rispetto delle indicazioni dell’elaborato tecnico “Rischio di incidenti rilevanti”, e del Piano esterno di Sicurezza , con particolare violazione di quanto previsto per l’area di incidenza e per la certificazione della medesima,

per tanto la suddetta proposta non può neppure essere discussa, in quanto vi è la fondata eventualità di esprimere un parere favorevole ad un atto di pianificazione urbanistica che omette le azioni di controllo per l’Amministrazione Comunale, richiamate dalla normativa succitata (denominata genericamente Seveso) e quindi contraria ad espresse disposizioni di legge, e quindi illegittima , quindi

SI CHIEDE alla Giunta Comunale

- di verificare il piano di sicurezza esterno della MITENI,

- di accertare l’elaborato tecnico RIR;

- di appurare le norme richiamate dei decreti citati con specifico riferimento alle valutazioni espresse al punto 2 della Proposta di Delibera del Consiglio Comunale relativa alle contro deduzioni delle riserve dell’ULSS n. 5;

- di introdurre quanto previsto per l’area di incidenza e per la certificazione della medesima, e le opportune correzioni nelle NTA e nella convenzione del PUA denominato Koris, prodotte da una attenta valutazione delle norme della specifica disciplina di cui al D.P.R. 175/’88 e successive modifiche ed integrazioni, al Dgls 17 agosto 1999 n. 334, e al D.M.LL.PP. 9 maggio 2001 e quanto richiamato nelle NTA del PRG Comunale vigente nelle zone D1.1 e D1.2 per le destinazioni d’uso di cui agli arti 11 e 12 in relazione alla concentrazione del pubblico per le cat.A p.to 3 della Tabella I definita nell’allegato al D.M.LL.PP. 9 maggio 2001;

- di convalidare quanto richiesto ai punti precedenti con parere tecnico di specifico consulente e dello specifico organo regionale di controllo;

- di procedere successivamente alla riformulazione della proposta di delibera in oggetto in data da destinarsi.

Con osservanza


Dott. Gerardo Lupo


Trissino 15 luglio 2010

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