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| Corriere del Veneto 20.10.10 |
La questione su cui torniamo è un punto fondamentale della vicenda del Piano di lottizzazione da 87.000 mq in zona seveso lungo la ex ss246. Questo dettaglio ha spinto il Comune a chiedere al Prefetto un nuovo Piano di Sicurezza per la Miteni e per le aree esterne ad esso soggette.
Questo si doveva fare prima dell'avvio dei lavori, si doveva fare sei mesi fa mentre si stavano costruendo i prefabbricati prima di avere le autorizzazioni, e non quando si montano le strutture prima di avere le strade. Per noi qualcosa non va e crediamo che questo possa costituire materia per cui interessare l'autorità inquirente.
la convenzione non cita le modifiche e gli atti conseguenti alla modifica di scenari che si sono realizzati nell'impianto, ma queste modifiche da quando hanno avuto effetto? Perchè il comma 4 articolo 23 della convenzione cita solo le interruzioni delle attività lavorative per eventuali imprese che si insediassero nelle oltre 30 unità produttive previste nei 27.000 mq previsti nelle nove unità immobiliari in costruzione?
Le interruzioni non riguardano invece il rischi immediato di danni irreversibili per la salute entro i 150 m dalla recinzione (IDLH Immediatly Dangerous for Life and Health)? Questo dato tecnico riguarda persone in buona salute, ma chi non lo è cosa rischia? E' una unità di misura basata sulla capacità di evacuare tutti i presenti entro 30 minuti, cosa succede a chi è esposto oltre i trenta minuti?
Oltre a queste domande ve ne sono molte altre, ma una vogliamo rivolgerla all'Assessore all'Urbanistica che ha dichiarato il 14.10.10 in assemblea pubblica la modifica del vincolo Miteni in riduzione (si è passati dai 100 m ai 38 m per il rischio di asfissia e dai 280 ai 182 m per il rischio di danni permanenti): perché esiste un nuovo piano di sicurezza della Miteni per i cittadini e i lavoratori conseguente a modifiche di impianto, datato 2009, se è così, perchè la convenzione nell'articolo 23 cita date, documenti e atti relativi al 2005 e non allega il nuovo documento a maggior tutela di futuri insediamenti di imprese?
Tutto ciò attiene alla regolarità degli atti amministrativi e alle regole che governano e tutelano la salute e i beni pubblici. Questo intervento non serve ad avere nuovi posti di lavoro, mina i 150 lavoratori occupati alla Miteni e la riprese della produzione del Teflon. Esso si occupa di realizzare in tempi brevissimi un campo solare dove produrre corrente elettrica da fotovoltaico integrato oltre il megawatt di potenza di picco a oltre 10 metri dal piano della terra arata sepolta sotto i plinti. La cosa grave non sono tanto le speculazioni dell'imprenditore privato, che comunque investe in un settore che eufemisticamente definiamo di impresa assistita all'italiana, ma il ritardo su queste tematiche dell'amministrazione leghista. Ci chiediamo ma il motto non era Paroni a casa nostra? Forse per loro i Paroni sono sempre gli stessi!
5 commenti:
Ciao, leggo con molto interesse questi post sull'argomento e devo dire che queste ultime informazioni sono veramente preoccupanti vista la pericolosità del sito in questione.
Mi permetto altresì di proporre un suggerimento formale, scrivere periodi più semplici ponendo attenzione al soggetto della frase, al fine di raggiungere una maggiore efficacia comunicativa. ;)
Non essendo uso a questi termini vorrei anche delucidazioni sulla convenzione citata, si tratta forse di un accordo tra Comune e Miteni che definisce le norme di sicurezza?
Infine vorrei capire, se un piano di lottizzazione deve seguire un determinato iter (ovvero rispettare delle leggi, o sbaglio?), come è possibile che siano potuti iniziare i lavori se nel piano vi sono dei presunti vizi procedurali?
Grazie di questa attività informativa.
La convenzione regola i rapporti tra comune e privati proprietario dell'area. In Base a questo atto stipulato davanti al notaio si regolano le cessioni delle aree che sono destinate a strade, parcheggi, verde pubblico ed eventuali opere di urbanizzazione secondaria. La convenzione porta con se obblighi per i privati nell'esecuzione dei lavori per realizzare le strade ecc. e infine si perfezione con un successivo atto notarile di cessione al comune di tutte le opere le strade realizzate per l'attuazione di un piano di lottizzazione.
In questo momento si sta procedendo alla costruzione degli edifici rimandando la costruzione delle opere pubbliche. Questo avviene perchè si sta lavorando sulla linea d'ombra di nuove regole introdotte dal governo Berlusconi. Esse consentono di edificare un edificio senza avere i permessi e di fatto segnalando al comune di volerlo fare, ovviamente con appositi disegni. Alla pubblica amministrazione restano solo 60 giorni per la verifica del tutto. In questo caso in sovrappiu' la cosiddetta convenzione ha rimosso ogni vincolo che impedisse di costruire gli edifici, che restano al privato prima delle aree da cedere al pubblico. Questo è arbitrario e priva la convenzione di un reale fondamento giuridico.
Tangenti !!!
Questa si chiama MAFIA ma nessuno ha il coraggio di dirlo perché pensiamo sia presente solo in Sicilia. Emanuele
Forse è meglio controllare di chi siano i terreni o di chi siano stati, scommettiamo che ci troviamo qualche esponente leghista???
Senatore o deputato??
Meditate gente, meditate!!!
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