domenica 19 febbraio 2012

INFILTRAZIONI MAFIOSE E SPV. Interpellanza al Sindaco perché riferisca con la massima urgenza in Consiglio Comunale.

Comunicato Stampa
Il consigliere comunale Massimo Follesa è subentrato a Gerardo Lupo e presenta una prima interpellanza al Sindaco Di Trissino su presunte infiltrazioni Mafiose nella SPV. 
Dopo che nella lista civica si è verificato un avvicendamento, infatti da qualche mese Gerardo Lupo ha lasciato il suo incarico, continuerà a lavorare nella lista civica impegnandosi in una nuova iniziativa culturale per Trissino, oltre a quelle che già seguiva in ambito sportivo e sociale, Il nuovo consigliere Massimo Follesa, che siede in consiglio da 2 riunioni, presenta la prima delle interpellanze della lista civica CittadiniAttiviTrissino anch'IO!.  Il tema è delicato, vista anche la firma del protocollo di intesa con il commissario Vernizzi previsto per lunedì mattina alle ore 10.30 in comune a Cornedo Vic. Follesa Chiede di sospendere l'iniziativa per due ragioni: chiarire quanto riporta VicenzaPiù e L'Espresso, ma soprattutto di valutare la vicenda legale che rischia di annullare definitivamente impegni e patti con il commissario che è sub iudice viste le sentenze TAR Lazio e Consiglio di Stato che deciderà solo tra 4 mesi nel merito. 
CATanch'IO!
l'articolo di Vicenzapiù è reperibile alla seguente url: http://www.vicenzapiu.com/leggi/lombra-della-mafia-sulla-sis-i-  l'Articolo de L'espresso è reperibile nel seguente url: Palermo, la mafia nel metrò - l’Espresso http://espresso.repubblica.it/dettaglio/palermo-la-mafia-nel-metro/2153200//0

Al Sindaco di Trissino
Oggetto: interpellanza al Sindaco perché riferisca con la massima urgenza in Consiglio Comunale ai sensi dell'art. 42 del R.F.C.C di Trissino.
In premessa si riferisce che in data 17 febbraio 2012 una testata locale pubblica un servizio, qui allegato, che reca il titolo seguente: «L'ombra della mafia sulla Sis: i mammasantissima e la Pedemontana». Nel servizio summenzionato si legge: «Il consorzio Sis, quello che sta realizzando la Pedemontana Veneta, in un altro appalto, quello per il passante della metropolitana di Brancaccio-Carini a Palermo (Espresso giugno 2011), avrebbe accettato subappalti e forniture da ditte in odore di mafia: fra queste la "Prime Iniziative" e la "Medi Tour"».
E ancora: «L'infiltrazione delle imprese malavitose in una commessa che vale 620 milioni di euro sarebbe stata decisa già nel 2006 sotto la supervisione del capo dei capi di Cosa Nostra Bernardo Provenzano e di Salvatore Lo Piccolo, il barone della mafia palermitana...». Il servizio riporta anche un commento di Antonio Ingroia, procuratore aggiunto a Palermo, il quale esprime un parere preciso rispetto alle aziende coinvolte: «Nell'appalto erano coinvolti due grossi gruppi imprenditoriali: uno di Madrid e uno di Torino, quindi non sospettabili di infiltrazioni mafiose. Eppure le due aziende hanno ceduto alla pressione mafiosa... concedendo questa sorta di monopolio sulla fornitura di materie prime. Mi sembra che sia un dato molto indicativo della permeabilità del sistema degli appalti e dei controlli della pubblica amministrazione. Ma anche sulla tenuta del sistema economico privato davanti alle organizzazioni criminali». Risulta allo scrivente che il Comune di Trissino, proprio in relazione ai lavori del Consorzio Sis in Valle dell'Agno, si appresta a sottoscrivere una convenzione nell'ambito più generale del progetto per la Pedemontana Veneta come dichiarato dal comunicato stampa della Regione Veneto n. 289-2012 (TRA).
Ciò considerato
si chiede al Sindaco di riferire in Consiglio Comunale ai sensi dell'art. 42 del R.F.C.C. per sapere con la massima urgenza:
  • se sia o meno a conoscenza delle notizie riportate dal servizio giornalistico sopra menzionato;
  • se ritiene la notizia di potenziale allarme sociale anche per il nostro territorio ivi incluso quello trissinese;
  • se ritiene di dovere informare la prefettura di Vicenza o se presso la stessa ritiene di dovere chiedere informazioni circa la sussistenza di rischi di ogni natura ivi incluso il rischio che si ripropongano condotte incongrue anche in relazione ai lavori lungo il tracciato della cosiddetta Spv;
  • se ritiene di informare il Consiglio Comunale circa la natura della convenzione che riguarda il consorzio Sis;
  • quali sono le sue valutazioni e quelle della Giunta in merito alla convenzione la cui firma è prevista il 20 febbraio alle ore 10,30 presso il comune di Cornedo Vicentino anche alla luce delle vicende presso il TAR Lazio, che hanno visto vincitori un cittadino del Comune di Loria, la Provincia di Treviso e il Comune di Villaverla decretando inesistente l'emergenza, la rimozione del commissario e che i provvedimenti del Governo si pongono fuori del diritto amministrativo con misure volte alla disapplicazione delle leggi, considerando inoltre che il Consiglio di Stato ha solo sospeso l'applicazione delle sentenze, le cui motivazioni in riferimento all'impugnazione della sentenza del TAR Lazio per il ricorso di Villaverla considerano: "..... che, tenuto conto degli interessi e delle complesse questioni giuridiche affrontate dalla sentenza impugnata,  è opportuna una approfondita valutazione collegiale della causa senza pregiudicare la prosecuzione dei lavori di una opera pubblica così rilevante; Ritenuto pertanto che ricorrono gli estremi per una misura cautelare connotata dalla estrema urgenza di cui citati artt. 56 e 98, co.1, cod. proc. Amm.; e che la domanda cautelare potrà essere esaminata dalla Sezione, nel rispetto del contraddittorio fra le parti, nella camera di consiglio fissata per il 13 marzo 2012..." mentre le precedenti verranno discusse nel merito il 19 giugno 2012,
Distintamente
Il consigliere comunale Massimo Follesa

data 19 Febbraio 2012
l'articolo è reperibile alla seguente url: http://www.vicenzapiu.com/leggi/lombra-della-mafia-sulla-sis-i-mammasantissima-e-la-pedemontana

1 commento:

Anonimo ha detto...

Sono 2850 le aziende agricole che si vedranno portare via la terra. La terra è un bene comune da salvaguardare. Il paesaggio è patrimonio degli italiani, com'è sancito nell'art. 9 della costituzione. Vergognoso che il Gov. Zaia oggi a Linea Verde abbia parlato come un ex ministro dell'agricoltura, vendendo il marchio Turistico "Pedemontana Veneta" come figura retorica che accosta identità a cementificazione. Tra i tanti numeri citati mancava appunto il 2850.