VICENZA. E’ morto Giannino Marzotto. Figlio del conte Gaetano, industriale tessile, mecenate e uomo di grande umanità e cultura, era nato a Valdagno il 13 aprile 1928.
14/07/2012
VICENZA.
E’ morto Giannino Marzotto. Figlio del conte Gaetano, industriale
tessile, mecenate e uomo di grande umanità e cultura, era nato a
Valdagno il 13 aprile 1928. Da tempo era malato di tumore. Ricoverato
dal 19 dicembre scorso all’ospedale di Padova, ne era uscito solo
per pochi giorni, l’ultima volta il 13 aprile scorso in occasione
del suo compleanno. Da una quindicina di giorni le sue condizioni si
erano aggravate, e questa mattina si è spento.Laureatosi in Legge
nel 1950, era già entrato nel 1946 a fianco del padre nella
“Manifattura Lane G. Marzotto&F. Spa” di cui diviene
Direttore Centrale nel 1953 e Consigliere Delegato nel 1956. Nel 1958
diventa Vice Presidente e Consigliere Delegato e Presidente nel 1968.
Si dimette dalle cariche operative nel 1969 durante l’autunno
caldo, promuove l’avvio di attività innovative e si dedica allo
sviluppo di iniziative di ricerca: concorre tra l’altro al rilancio
della “Necchi spa” di Pavia di cui è stato Vice Presidente. E’
stato dal 1963 al 1967 Presidente dell’Associazione Laniera
Nazionale.
Molto noto in gioventù per aver svolto attività sportive
ad alto rischio quali automobili, riuscì a vincere due Mille Miglia,
l'edizione del 1950 e del 1953, e ad arrivare 5° assoluto nel
circuito francese di Le Mans alla classica 24 ore. Amico personale di
Enzo Ferrari, Si fece costruire una Ferrari particolarissima, la
"Uovo", progettata per la Mille Miglia: aveva una
carrozzeria molto tondeggiante, con la griglia del radiatore
praticamente tonda.Ventiduenne vinse con Marco Crosara la Mille
Miglia del ’50: presentatosi alla partenza con una vettura azzurra,
in giacca, camicia e cravatta, quell’edizione passò alla storia
come «la corsa in doppiopetto». Sempre con Crosara, e sempre su
Ferrari, fece il bis nel ’53 alla media di 142 km/h, battendo il
record stabilito nel ’38 da Clemente Biondetti (133,391 km/h).
Corridori anche i fratelli: Paolo vinse la categoria Turismo della
Mille Miglia del ’51 e con Giannino fu quinto alla 24 Ore di Le
Mans del ’53; Umberto vinse nel ’53 la categoria turismo della
Coppa delle Dolomiti, Vittorio vinse il Giro di Sicilia del ’51 e
il Gran Premio di Monaco del ’52.Di sè ha scritto: «Ho conosciuto
– talvolta nella mia vita – il successo senza inorgoglirmi, ma
anche l’amarezza della sconfitta senza tuttavia abbattermi: non mi
considero un vincente, ma penso di avere temperamento di
combattente».Per il sindaco di Trissino Claudio Rancan, Marzotto ha
rappresentato «un’imprenditoria illuminata perchè è stato un
uomo che ha voluto coniugare l’impresa alla società. Trissino gli
deve molto». Secondo quanto indicato dalla famiglia la data dei
funerali verrà annunciata domani.
Nel Giornale in edicola domani,
interviste, ricordi e ulteriori particolari su Giannino Marzotto.
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