sabato 14 luglio 2012

E' morto il conte Giannino Marzotto Industriale tessile e mecenate

VICENZA. E’ morto Giannino Marzotto. Figlio del conte Gaetano, industriale tessile, mecenate e uomo di grande umanità e cultura, era nato a Valdagno il 13 aprile 1928.
14/07/2012

VICENZA. E’ morto Giannino Marzotto. Figlio del conte Gaetano, industriale tessile, mecenate e uomo di grande umanità e cultura, era nato a Valdagno il 13 aprile 1928. Da tempo era malato di tumore. Ricoverato dal 19 dicembre scorso all’ospedale di Padova, ne era uscito solo per pochi giorni, l’ultima volta il 13 aprile scorso in occasione del suo compleanno. Da una quindicina di giorni le sue condizioni si erano aggravate, e questa mattina si è spento.Laureatosi in Legge nel 1950, era già entrato nel 1946 a fianco del padre nella “Manifattura Lane G. Marzotto&F. Spa” di cui diviene Direttore Centrale nel 1953 e Consigliere Delegato nel 1956. Nel 1958 diventa Vice Presidente e Consigliere Delegato e Presidente nel 1968. Si dimette dalle cariche operative nel 1969 durante l’autunno caldo, promuove l’avvio di attività innovative e si dedica allo sviluppo di iniziative di ricerca: concorre tra l’altro al rilancio della “Necchi spa” di Pavia di cui è stato Vice Presidente. E’ stato dal 1963 al 1967 Presidente dell’Associazione Laniera Nazionale.
Molto noto in gioventù per aver svolto attività sportive ad alto rischio quali automobili, riuscì a vincere due Mille Miglia, l'edizione del 1950 e del 1953, e ad arrivare 5° assoluto nel circuito francese di Le Mans alla classica 24 ore. Amico personale di Enzo Ferrari, Si fece costruire una Ferrari particolarissima, la "Uovo", progettata per la Mille Miglia: aveva una carrozzeria molto tondeggiante, con la griglia del radiatore praticamente tonda.Ventiduenne vinse con Marco Crosara la Mille Miglia del ’50: presentatosi alla partenza con una vettura azzurra, in giacca, camicia e cravatta, quell’edizione passò alla storia come «la corsa in doppiopetto». Sempre con Crosara, e sempre su Ferrari, fece il bis nel ’53 alla media di 142 km/h, battendo il record stabilito nel ’38 da Clemente Biondetti (133,391 km/h). Corridori anche i fratelli: Paolo vinse la categoria Turismo della Mille Miglia del ’51 e con Giannino fu quinto alla 24 Ore di Le Mans del ’53; Umberto vinse nel ’53 la categoria turismo della Coppa delle Dolomiti, Vittorio vinse il Giro di Sicilia del ’51 e il Gran Premio di Monaco del ’52.Di sè ha scritto: «Ho conosciuto – talvolta nella mia vita – il successo senza inorgoglirmi, ma anche l’amarezza della sconfitta senza tuttavia abbattermi: non mi considero un vincente, ma penso di avere temperamento di combattente».Per il sindaco di Trissino Claudio Rancan, Marzotto ha rappresentato «un’imprenditoria illuminata perchè è stato un uomo che ha voluto coniugare l’impresa alla società. Trissino gli deve molto». Secondo quanto indicato dalla famiglia la data dei funerali verrà annunciata domani. 
Nel Giornale in edicola domani, interviste, ricordi e ulteriori particolari su Giannino Marzotto.

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