giovedì 12 luglio 2012

SAPORE DI VINO AMARO, NOBILE GESTO E LA GIUNTA DI TRISSINO SI LAVA LA COSCIENZA SULLE SPALLE DEI DIPENDENTI?

Non avrei voluto farlo, ma l'articolo del cronista del Giornale di Vicenza di domenica 22 luglio mi costringe a ritornare sulle tessere della Piscina di Trissino. A pagina 33 il quotidiano riporta le dichiarazione del Sindaco Rancan per cui quei fatti  stanno nell'ambito di un malcostume ristretto agli atti di un dipendente comunale. Gli amministratri starebbero cercando di attribuire le responsabilità e le colpe. 
Non sono d'accordo e mi permetto di obiettare. Apprezzo il gesto del Sindaco che comprende il mio comportamento ma si muove nella direzione sbagliata. La categoria della nobiltà non centra con il mio gesto, che invece vuole denunciare certi comportamenti da casta. 
Mi chiedo infatti se gli sia chiaro che nella sua giunta qualcuno, in modo tutt'altro che nobile, non apprezza per nulla i suoi comportamenti.
In primo luogo l'ufficio sport, che mi ha consegnato quelle tessere, fa riferimento ad un Assessorato, e perciò chiedo a tutti se siamo sicuri che quel comportamento non rientri in un "laissez faire, laissez passer", che il primo cittadino non controlla da tempo? 
In secondo luogo sottolineo il grave tentativo di intimidire me e il Sindaco per i provvedimenti sulla mia interrogazione sulle altane pericolanti per la caccia messo in atto durante il Consiglio Comunale del 12 luglio da un altro suo Assessore.
Per primo mi riferisco proprio a chi è il referente allo sport, il quale prima della mia restituzione degli ingressi in piscina, mi ha consegnato una busta con l'invito ufficiale all'inaugurazione della manifestazione sul vino in Villa Trissino dell'8, 9, e 10 giugno. Quella busta conteneva tre biglietti gratuiti (del valore di 15€ poiché questo era il costo dell'ingresso) per le giornate successive e di cui non ho usufruito regalandole ad alcuni cittadini di Trissino. Alla luce delle dichiarazioni pubblicate il 22 luglio mi domando chi è il responsabile di avermeli fatti pervenire con la busta dell'invito.
Il Sindaco, che vuole far pagare chi avrebbe sbagliato, è sicuro di non dover chiedere ragioni al suo Assessore. Questo atto è stato compiuto in prima persona dal refente della giunta per lo sport in occasione del Consiglio Comunale del 7 giugno 2012. Questo comportamento a chi devo ascriverlo, a quello del Sindaco, a quello dell'Assessore allo sport o a quello dell'ufficio che si occupa dei patrocini e della promozione delle attività economiche del Comune di Trissino?
Il mio giudizio sulla dichiarazione del Sindaco in merito alle tessere è di apprezzamento e rispetto, ma sono io che solidarizzo con lui poiché la sua dichiarazione è viziata da un fatto che la cronaca del GdiVI non riporta. Si tratta di un fatto grave avvenuto in occasione dell'ultimo Consiglio Comunale, apparentemente rivolto nei miei confronti, ma a ben guardare indirizzato agli atti del Sindaco per rimuovere due altane pericolanti.
E' questo il secondo punto con cui obbietto al Sindaco è sottolineato dal fatto che coinvolge ancora la giunta di Trissino e rappresenterebbe un suo certo scollamento. Nel C.C. del 12 luglio scorso si discuteva una mia interpellanza su delle altane pericolanti, da rimuovere perchè costituivano un pericolo oggettivo per l'incolumità pubblica. Nel merito il referente ai lavori pubblici della giunta del Sindaco Rancan non ha trovato di meglio da fare che convocare per quel Consiglio, in qualità di presidente di una sezione di cacciatori cittadina, un centinaio di loro per spiegare al sottoscritto che le mie domande al Sindaco non sarebbero condivise. Ma almeno Sindaco Rancan le condivideva tanto che ha fatto rimuovere le opere pericolose. Quello che in Consiglio si è verificato è un atto di intimidazione nei miei confronti e in quelli dello stesso Sindaco, che ha ritenuto fondate le motivazioni della segnalazione. La mia replica infatti si rivolse all'Assessore ai LL.PP. con 5 domande a cui attendo ancora risposta.
A questo punto il malcostume e i modi di alcuni componenti della giunta Rancan mi fanno pensare che siano indipendenti da quelli del Sindaco, che egli sia incapace di controllarli e che a lui va la mia solidarietà per le difficoltà interne: infatti siamo di fronte a due indizi che possono costituire una prova. Prova del fatto che almeno due suoi Assessori non siano in sintonia con alcuni suoi provvedimenti. L'Assessore allo sport invece di produrre targhe e riconoscimenti dovrebbe controllare quanto arriva all'ufficio che gli compete come amministratore, gestire meglio alcuni indirizzi e rispettarli lui per primo. L'Assessore ai lavori pubblici o forse dovremmo dire alla caccia, agisce indipendemente dai provvedimenti del Sindaco: oltre a tentare di intimidere una parte dell'opposizione, tenta di intimidere il Sindaco che ha sancito che le altane abbandonate, pericolose, cadenti non rispettano le regole e che chi vuole passare con il rosso anche per cacciare non può farlo. Dunque invito il Sindaco a chiedersi chi ha sbagliato veramente, un dipendente o i suoi Assessori che hanno abdicato al loro ruolo di controllo o al loro compito di rispettare le regole i provvedimenti del Sindaco?
Massimo Follesa cons.com.
cittadiniattivi.trissinoanchio@gmail.com

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