Non avrei voluto farlo, ma l'articolo del cronista
del Giornale di Vicenza di domenica 22 luglio mi costringe a ritornare sulle tessere della Piscina di Trissino. A pagina 33 il quotidiano riporta le
dichiarazione del Sindaco Rancan per cui quei fatti stanno nell'ambito di un malcostume ristretto
agli atti di un dipendente comunale. Gli amministratri starebbero
cercando di attribuire le responsabilità e le colpe.
Non sono
d'accordo e mi permetto di obiettare. Apprezzo il gesto del Sindaco
che comprende il mio comportamento ma si muove nella direzione
sbagliata. La categoria della nobiltà non centra con il mio gesto,
che invece vuole denunciare certi comportamenti da casta.
Mi chiedo
infatti se gli sia chiaro che nella sua giunta qualcuno, in modo
tutt'altro che nobile, non apprezza per nulla i suoi comportamenti.
In primo luogo l'ufficio
sport, che mi ha consegnato quelle tessere, fa riferimento ad un
Assessorato, e perciò chiedo a tutti se siamo sicuri che quel
comportamento non rientri in un "laissez faire, laissez passer", che il primo cittadino
non controlla da tempo?
In secondo luogo sottolineo il grave tentativo di intimidire me e il Sindaco per i provvedimenti sulla mia interrogazione sulle altane pericolanti per la caccia messo in atto durante il Consiglio Comunale del 12 luglio da un altro suo Assessore.
Per primo mi riferisco proprio a chi è il referente allo sport, il quale prima della mia restituzione degli ingressi in piscina, mi
ha consegnato una busta con l'invito ufficiale all'inaugurazione
della manifestazione sul vino in Villa Trissino dell'8, 9, e 10
giugno. Quella busta conteneva tre biglietti gratuiti (del valore di
15€ poiché questo era il costo dell'ingresso) per le giornate
successive e di cui non ho usufruito regalandole ad alcuni cittadini
di Trissino. Alla luce delle dichiarazioni pubblicate il 22 luglio mi
domando chi è il responsabile di avermeli fatti pervenire con la
busta dell'invito.
Il Sindaco, che vuole far
pagare chi avrebbe sbagliato, è sicuro di non dover
chiedere ragioni al suo Assessore. Questo atto è stato compiuto in
prima persona dal refente della giunta per lo sport in occasione del
Consiglio Comunale del 7 giugno 2012. Questo comportamento a chi devo
ascriverlo, a quello del Sindaco, a quello dell'Assessore allo sport
o a quello dell'ufficio che si occupa dei patrocini e della
promozione delle attività economiche del Comune di Trissino?
Il mio
giudizio sulla dichiarazione del Sindaco in merito alle tessere è di
apprezzamento e rispetto, ma sono io che solidarizzo con lui poiché
la sua dichiarazione è viziata da un fatto che la cronaca del GdiVI
non riporta. Si tratta di un fatto grave avvenuto in occasione
dell'ultimo Consiglio Comunale, apparentemente rivolto nei miei
confronti, ma a ben guardare indirizzato agli atti del Sindaco per
rimuovere due altane pericolanti.
E' questo il secondo punto con cui obbietto al Sindaco è sottolineato dal fatto che coinvolge ancora la giunta di Trissino e rappresenterebbe un suo
certo scollamento. Nel C.C. del 12 luglio scorso si
discuteva una mia interpellanza su delle altane pericolanti, da
rimuovere perchè costituivano un pericolo oggettivo per l'incolumità
pubblica. Nel merito il referente ai lavori pubblici della giunta del
Sindaco Rancan non ha trovato di meglio da fare che convocare per
quel Consiglio, in qualità di presidente di una sezione di
cacciatori cittadina, un centinaio di loro per spiegare al
sottoscritto che le mie domande al Sindaco non sarebbero
condivise. Ma almeno Sindaco Rancan le condivideva tanto che ha fatto
rimuovere le opere pericolose. Quello che in Consiglio si è
verificato è un atto di intimidazione nei miei confronti e in quelli
dello stesso Sindaco, che ha ritenuto fondate le motivazioni della
segnalazione. La mia replica infatti si rivolse all'Assessore ai
LL.PP. con 5 domande a cui attendo ancora risposta.
A questo punto il
malcostume e i modi di alcuni componenti della giunta Rancan mi fanno
pensare che siano indipendenti da quelli del Sindaco, che egli sia
incapace di controllarli e che a lui va la mia solidarietà per le
difficoltà interne: infatti siamo di fronte a due indizi che possono
costituire una prova. Prova del fatto che almeno due suoi Assessori
non siano in sintonia con alcuni suoi provvedimenti. L'Assessore allo
sport invece di produrre targhe e riconoscimenti dovrebbe controllare
quanto arriva all'ufficio che gli compete come amministratore,
gestire meglio alcuni indirizzi e rispettarli lui per primo.
L'Assessore ai lavori pubblici o forse dovremmo dire alla caccia,
agisce indipendemente dai provvedimenti del Sindaco: oltre a tentare
di intimidere una parte dell'opposizione, tenta di intimidere il
Sindaco che ha sancito che le altane abbandonate, pericolose, cadenti
non rispettano le regole e che chi vuole passare con il rosso anche
per cacciare non può farlo. Dunque invito il Sindaco a chiedersi chi
ha sbagliato veramente, un dipendente o i suoi Assessori che hanno
abdicato al loro ruolo di controllo o al loro compito di rispettare
le regole i provvedimenti del Sindaco?
Massimo Follesa cons.com.
cittadiniattivi.trissinoanchio@gmail.com
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