lunedì 19 ottobre 2020

L'ACQUA DEL SOTTOSUOLO DI TRISSINO E' INQUINATA DAI PFAS SIN DAGLI ANNI 60

A due anni dal comunicato del 10 settembre 2018 il Covepa ritorna sulla questione dei PFAS in Valle dell’Agno, in particolare Massimo Follesa ha presentato nuovi dati con alcune fotografie che mettono in evidenza nuovi lavori alla sede storica della RIMAR in via IV novembre a Trissino, a ridosso della chiesa di Sant’Andrea in Piazza Gian Giorgio Trissino. «Le immagini parlano chiaro, nelle settecentesche scuderie della Villa Trissino si sta mettendo mano al sottosuolo della vecchia sede della Ricerche Marzotto, la Rimar. È il sito dove sono stati industrializzati i PFOAS all’inizio degli anni 60, da dove poi sono stati spostati nell’attuale sede della Miteni alla Colombara» ha dichiarato l’architetto Follesa.

sabato 19 settembre 2020

TAMINO A MONTORSO IL 22.09.20 SUGLI INQUINAMENTI ATMOSFERICI DELL'OVEST VICENTINO

Si segnala l'evento informativo che si terrà martedì 22 settembre 2020, alle ore 20:30, presso il Palatenda Villa Da Porto di Montorso Vicentino.

Relatore della serata sarà il prof. Tamino, biologo di fama nazionale, che ci parlerà dell'inquinamento atmosferico della nostra vallata, ed i riflessi sulla salute, con particolare riferimento alle emissione della fonderia.
Si raccomanda di presenziare con un congruo anticipo per il rispetto delle disposizioni covid.

martedì 15 settembre 2020

FRATELLO MURATORE

 Lo so è incredibile ma è vero! Zaia secondo il Generale dei CC Gebbia sarebbe un fratello muratore, lo ha scritto in un articolo su Thetis&Metis 

lunedì 14 settembre 2020

Neanche i treni erano in orario con Mussolini caro amico della Donazzan

 

Affaire «Kebab», Asproso: «Via le deleghe a Giovine»
„Dopo le polemiche sull'assessore berico al commercio Silvio Giovine in merito alla vicenda del cosiddetto regolamento anti kebab (c'è un lungo approfondimento di Today.it al riguardo) di cui hanno parlato quotidiani, agenzie di stampa, (perfino Radio 24 ha dedicato all'argomento una puntata de La Zanzara) la querelle si inasprisce. A puntare l'indice contro Giovine (che è anche candidato alle elezioni regionali per Fdi nella corrente che fa capo all'assessore regionale all'istruzione la bassanese Elena Donazzan) è Coalizione civica, il raggruppamento civico-politico che nel consiglio comunale di Vicenza fa riferimento a Ciro Asproso. Quest'ultimo in una nota diffusa ieri (nota firmata anche da Leonardo Nicolai e Mariangela Santini) chiede che siano ritirate le deleghe allo stesso Giovine. Il quale però ieri è stato difeso dal sindaco Francesco Rucco.

L' INCREDIBILE CHIUSURA DEL CALLCENTER COVID NEL TALK-SHOW DEL12/09/20

 

INCREDIBILE! ZAZZERA COL MIMO E LE MASCARETE CHIUDE I CALL CENTER MA SOLO DOPO LA DENUNCIA, HA PURE I DRIVE-IN DIRETTAMENTE DALLE DISCOTETCHE DEL PR DEL VENETO
Puoi finanziare la mia campagna elettrorale qui https://www.gofundme.com/f/vota-folle...

lunedì 7 settembre 2020

Clamoroso! Questo video smonta la narrazione di Zaia sui tamponi facili e a tutti.

 

Farsi fare un tampone dopo aver avvicinato un soggetto positivo al Covid-19 è un miraggio. Altro che i controlli a go go di cui il governatore Luca Zaia va starnazzando da mesi. La prova provata è una mia esperienza personale che ho documentato con un video. Dopo essere stato a contatto molto a lungo a contatto con Arturo Lorenzoni (risultato positivo al Covid in questi giorni), candidato alla carica di presidente della giunta di palazzo Balbi per Il Veneto che Vogliamo alle prossime regionali, al sottoscritto è stata negata de facto la possibilità di essere sottoposto al tampone. Questo mi è stato comunicato da un cortesissimo addetto al servizio Covid regionale, la conversazione con il quale mi sono preso la briga di registrare e commentare sul mio canale YouTube. Augurando ad Arturo, che ho incontrato nell'Ovest Vicentino il 28 agosto, vorrei far notare che la realtà che emerge dalla vita reale in tema di contrasto al Coronavirus è distantissima dalle favolette raccontate dal pierre di tutti i veneti da mesi a questa parte.

domenica 6 settembre 2020

ARTURO CI SIAMO NOI

 

Te lo insegnano quando cominci: si corre in avanti e si passa in dietro. lo capisci quando scendi incampo che cosa vuol dire, cioè hai sempre bisogno che qualcuni ti venga dietro e ti stia in aiuto, in soccorso e sempre a sostegno. Visto da chi sta dietro e segue vuol dire che devi sempre aiutare e sostenere il tuo compagno per raggiungere l'obiettivo. Adesso #arturocisiamonoi riposati e pensa a guarire.

venerdì 4 settembre 2020

PUNTO STAMPA Sanita' - L'eccellenza veneta non è più eccellente

 

Punto stampa sulla sanità veneta ai tempi di Zaia e Mantoan. Si tratta di una sintesi video di una conferenza stampa tenuta il 1° settembre 2020 a cui è intervenuto il Prof. Ellero, in cui abbiamo sottolineato una serie si aspetti negativi che sono rappresentati dale condizioni del centro neonatale di Verona. Abbiamo cercato di evidenziare gli scandalosi episodi dei silenzi di Zazzera&Manton il dinamico duo che si perso una serie di episodi gravi come il caso Montisci di Padova, il caso della Stroke-unit di Vicenza che ha maltrattato il Prof. Ellero, la indecente partita sulle polemiche con il Prof. Cisanti e le miserabili favole sulla vicenda covid dei ricoveri dai servizi sanitari proviciali e regionali pubblici in piena pandemia che in alcuni casi si sono persi i medici di base e i loro pazienti.

Va posto l’accento sulle mancate inchiste del dottor Dell’Acqua nel caso Pfas-Arpav e in particolare lo schifo e lo scandolo sulle mancate risposte ai cittadini al loro trattamento sanitario in quanto inquinati dai pfas. Sono ormai sette mesi che Zaia, la giunta, Mantoan e il ministero non rispondono alle richieste di cure per l’inquinamento da pfas inviate da tutte le associazioni, comitati e cittadini delle aree coinvolte dagli sversamenti di pfas nel Veneto della Miteni.

Perchè Zaia ha coperto i gravi comportamenti di Matoan su una serie di fatti che hanno ridotto la nostra sanità nelle condizioni verificate al centro neonatale di Verona?

Sfidiamo Zaia a un confronto pubblico su questi temi dai Pfas al Covid, e la smetta di nascondersi dietro emergenze e al covid.

Massimo M. Follesa Matilde Cortese

qui il link alle dichiarazioni video https://youtu.be/3lrI9KokZco

sul silenzio ai cittadini contagiati dai pfas https://pfas.land/2020/02/17/17-febbraio-2020-i-pfas-sono-ovunque-non-pensiamoci-troppo-la-nostra-argomentata-lettera-alle-autorita-regionali-per-i-diritti-negati-il-veneto-non-poteva-non-sapere/  

CS ufficiale di Legambiente Veneto >> http://www.legambienteveneto.it/2020/02/05/pfas-e-diritti-non-garantiti/  

sabato 29 agosto 2020

Pedemontana chiusa a Malo perchè va sott'acqua. e tanti saluti all'apertura entro il 2020.

Gli amici del CoVePA di Malo questa notte ci hanno comunicato una notizia preoccupante e allarmante nello stesso tempo. La Pedemontana Veneta è sta chiusa tra il casello di Malo per un allagamento. Come volevasi dimostrare, e lo avevamo detto, la Pedemontana è finita sott’acqua, le canne dopo il casello di Malo sono state inondate dall’acqua. Casello che era stato inaugurato a giugno scorso.

È inutile che Zaia venga nelle zone rosse a fare una puntata esterna con la sua protezione civile nelle zone rosse di Arzignano e Trissino. Sono anni che autorizza leggi per il consumo di suolo e per favorire il cemento che sono la base con cui si verificano le inondazioni dei nostri territori. Aveva promesso ai suoi elettori che la Pedemontana Veneta l’avrebbe aperta tutta, invece il misero tratto che ha inaugurato adesso deve pure chiuderlo. Caro Luca stattene a Treviso e vai a vendemmiare il tuo prosecco.che qui non ti vogliamo.

lunedì 17 agosto 2020

Zazzera & Malspartio... un Veneto spumantizzato, un Verneto da bere.

perché smentire che gestisce soldi di politici senza smentire che ne gestisce di mafiosi? 

non vorremo scoprire che soldi pubblici della Pedemontana Veneta finiscano a Londra che soldi pubblici dei servizi socio-sanitari veneti finiscano a Malta

L’articolo uscito la scorsa settimana sull’Espresso approfondisce la storia recente di un personaggio strettamente legato alla vicenda politica di Luca Zaia, quella di Massimo Malvestio. I passaggi dell’articolo sono da far tremare le vene ai polsi. In sostanza dopo aver chiuso la sua attività legale associata con L’avvocato Barel, Malvestio adesso svolge l’attività di gestione finanziaria di un fondo basato nell’isola di Malta. Ovviamente noi lo conoscevamo come consulente legale e politico vicinissimo al presidente della giunta regionale del Veneto Luca Zaia e coinvolto nelle attività imprenditoriali attraverso una società trevigiana la Numeria di cui allora nel 2013 deteneva delle quote di controllo ed era interessata allo sviluppo di un porto e insediamento turistico a Valle Ossi sulla costa ad Eraclea. Ma eravamo nel lontano 2013 adesso Malvestio ha mollato tutto anche Numeria e si è stabilito a Malta per salvarsi da un paese in crisi qual’è, a suo giudizio, l’Italia. Sappiamo che ha ancora interessi nelle società di gestione di servizi socio-sanitari che fornisce alla Regione Veneto nel campo delle case di riposo.

All’articolo de l’Espresso Malvestio ha replicato con un testo che articola dettagliamente quanto ritiene non preciso e sbagliato nell’articolo. A questo intervento oggi fa seguito la sua risposta riportata dai giornali alle dichiarazioni dell’ex senatore Cappelletti, sfidandolo ad un incontro pubblico per discutere le sue dichiarazioni. In caso contrario Enrico Cappelletti sarebbe incappato in una querela.

Malvestio articola tutta la sua dettagliata replica attorno alla affermazione di non avere alcun cliente tra i suoi che svolga attività politica, questo per assicurare e garantire il rispetto più assoluto delle norme in materia. Afferma anche che non esiste alcuna ragione perché i loro nomi siano resi noti alla stampa e che questi sono noti a chi li deve conoscere per legge!

domenica 16 agosto 2020

ACCOGLIENZA - IL VENETO SI MERITA DI MEGLIO

https://www.trevisotoday.it/politica/... Ricordo bene che a Volpago nel dicembre del 2016 la fiaccolata di Zaia contro l'accoglienza in quel comune aveva dei toni che dicevano che il governo del Veneto non li vuole in giro per i paesi e anche di peggio. In tre anni le omissioni di Zaia e della sua giunta, da quella manifestazione in poi, hanno prodotto compromessi ignobili con i prefetti che hanno costruito il disastro delle Caserme, non solo a Treviso ma un po' in tutto il Veneto, o non vi ricordate di Jesolo e del Polesine?

martedì 11 agosto 2020

CHE COSA È IL VENETO CHE VOGLIAMO

Quest’anno si terranno le elezioni regionali. In Veneto, una delle terre più inquinate d’Europa dove i cittadini sono sempre più lontani dalla politica, si può costruire, dopo 25 anni, una nuova opportunità per il nostro territorio.

Le ultime elezioni mostrano una regione con un forte astensionismo (quasi il 40% degli aventi diritto) ed una netta predominanza di un partito come la Lega, oramai sempre più capace di cavalcare e strumentalizzare temi nazionali, dimenticando nella maggioranza dei casi le specificità e le esigenze territoriali.

Ci sono però molti veneti profondamente convinti che il futuro non sia scritto, che nella regione esistano forti spinte verso il cambiamento e che serva mettersi in gioco tutti assieme con molta umiltà per disegnarlo. 
Per questo prende il via la campagna IL VENETO CHE VOGLIAMO, un percorso che si pone ora come unico obiettivo quello di mettersi in ascolto del territorio e costruire occasioni di incontro e scambio tra persone e realtà, per indagare assieme gli scenari e gli orizzonti del civismo veneto. Incontri in tutte le province, per far emergere istanze condivise e per intercettare realtà che dal basso provano a cambiare le cose.

domenica 9 agosto 2020

IL GENIO DI ZAIA

GLI ALBERI NON SI TAGLIANO SI PIANTANO.
LUCA ZAIA, NASCOSTO DIETRO A UN COMMISSARIO PER L'EMERGENZA DEI FIUMI VENETI, GESTISCE IL GENIO CIVILE COME UNA CENTRALE DI APPALTI E UN CEMENTIFICIO. IL GENIO CIVILE TORNI AD ESSERE UN ENTE DI DIFESA DEI FIUMI.   

Valdagno: cementificazione delle briglie dell'Agno e distruzione di un ecosistema. Da alcune settimane sotto l'egida del Commissario Straordinario per le opere di messa in sicurezza e ripristino in seguito agli eventi dell-autunno 2018, il Genio Civile di Vicenza, ha iniziato le opere per la risistemazione delle briglie tra l´area sportiva e i Ponte dei Nori. I lavori sono cominciati con il taglio totale degli alberi dell´argine. Se questa pratica puo´ sembrare apparentemente utile per le piante in alveo, in realta' non la si comprende nelle parti alte dell´argine, dove e´ insediato un interessante ecostiema in cui prospera una nutrita avifauna,  anche con presenze particolarmente interessanti come lucherini e peppole. Questa falsa sicurezza, indotta dalla completa eradicazione degli alberi, per di piu´ in un periodo in cui i giovai pulcini iniziano a lasciare i nidi e a spiccare il volo, e´ una falsa pratica ambientale che induce una falsa sicurezza. La gestione di queste pratiche antiquate e´ direttamente gestita dai Geni che dipendono dalla Regione Veneto di Luca Zaia, che non ha mai inveritto la rotta rispetto al suo predecessore contiuando a gestirli come uno strumento con cui ditribuire fondi a pioggia o da cui attingere per fare cassa [ad esempio per alcune coperture della SPV quando e´ stata in emergenza finanziamenti], salvo poi negare le mergenze climatiche e farsi soccorrere da un commissario governativo da Roma per quelle idrogeologiche.

venerdì 31 luglio 2020

DA DOVE PARTONO I RITARDI SUI PFAS E LO SCANDALO DELLA FINTA BONIFICA DEL 2020? DAL 2013 A TRISSINO


Mercoledì 11 settembre 2013 a Trissino si tiene il consiglio comunale. Il consigliere Massimo Follesa prende la parola criticando duramente la giunta leghista capitanata dal sindaco claudio Rancan. Oggetto della discussione è lo stato di salute dell'acqua dopo la pubblicazione di alcuni studi del Cnr che pongono seri interrogativi sulla presenza dei cosiddetti pfoa